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Sperimentazioni, speranze e tisane

Written by Emilia De Biasi.

Emilia De Biasi Per la serie ma chi l’ha detto che i parlamentari non lavorano vi do il buon anno con ritardo, dopo essere stata letteralmente travolta dalle cose da fare, dalle leggi da approvare, dai convegni da preparare. Ieri successone all’incontro su “sperimentazione animale e diritto alla conoscenza e alla salute”, il secondo del ciclo sulla ricerca scientifica e le istituzioni, che ho voluto con tutta la Commissione Sanità del Senato, perché convinta che su temi difficili e delicati un parlamentare debba essere messo in condizione di decidere in modo informato, e perché è pure ora che si ristabilisca un rapporto fra ricerca, mondo scientifico e istituzioni.
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L’Europa verso uno sviluppo verde

Written by Patrizia Toia.

Patrizia ToiaL'Europa non si ferma al 2020 e i nostri obiettivi, anche in campo energetico e climatico, devono proiettarsi in un orizzonte più lungo se vogliamo che il modello di sviluppo, più verde e sostenibile, sia vincente anche economicamente.
È arrivato dunque il momento di stabilire, in modo vincolante, gli obiettivi per il 2030: prima lo facciamo, maggiore sicurezza offriamo alle nostre imprese e ai nostri investitori, più ambiziosi saranno questi obiettivi, maggiori saranno i benefici per il clima.
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Monnalisa è diventata italiana

Written by Stefano Pasta.

Le è arrivato un sms mentre era a sciare con gli amici: «Monnalisa è italiana!». Il mittente era il suo avvocato. Sì, perché che Monnalisa dovesse essere italiana ha dovuto dirlo un giudice del Tribunale di Siena. Avevamo raccontato la sua storia: non bastava essere nata in Italia, averci vissuto per tutta la vita (19 anni) e aver frequentato asilo, elementari, medie e superiori. No, il Ministero dell’Interno ha scritto al sindaco di Monteriggioni, il suo Comune di residenza, che, per la legge, Monnalisa restava «una cittadina albanese per diritto di sangue». Anche se in Albania ci era andata una sola volta in tutta la sua vita, in vacanza. Il Ministero contestava infatti a Monnalisa di essersi iscritta all’anagrafe solamente all’età di tre anni (per un errore dell’impiegato dell’anagrafe di allora, peraltro).