Orgogliosi del lavoro compiuto
Non si tratta di una riforma che mette in pericolo la democrazia parlamentare, tutt'altro, ma di una riforma che affronta le inefficienze che si sono rivelate come tali nella storia della democrazia parlamentare, dopo aver tesaurizzato anni di dibattito e di proposta di modifiche. Non siamo di fronte ad un testo di natura governativa, non siamo di fronte ad un testo affrettato o improvvisato ma di fronte ad un testo che, al contrario, secondo noi arriva fuori tempo massimo dopo anni di tentativi andati a vuoto. Noi siamo orgogliosi del lavoro compiuto, del dibattito che si è aperto nel Paese e in queste Aule.
Oggi vince la democrazia
Il Presidente del Consiglio dei Ministri è intervenuto alla Camera dei Deputati a conclusione della discussione generale sulle Riforme costituzionali.
“Il voto finale sulla riforma costituzionale è un passaggio straordinario e bisogna rendere omaggio a tutto il Parlamento, comprese le opposizioni che hanno lasciato l’Aula. È con una certa emozione che intervengo, per rendere omaggio a questo Parlamento, anche a quella parte che ha deciso di non partecipare a questo mio intervento. Nulla toglie a quello che anche loro hanno fatto, insieme alla maggioranza che ha lavorato con grande tenacia.
La nuova Costituzione
Con 361 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astenuti, il si definitivo della Camera al Ddl Riforme.
Ecco quali sono i punti principali della riforma:
Ecco quali sono i punti principali della riforma:
Il nuovo Senato rappresenterà le istituzioni territoriali, sarà composto da 100 membri e avrà compiti diversi dalla Camera dei deputati. Scompare la legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Viene abolito il Cnel. Queste le principali novità del ddl Boschi che modifica 36 articoli della Costituzione, in attesa della celebrazione del referendum confermativo, previsto per il prossimo mese di ottobre.
Sull'intervista del figlio di Riina a Porta a Porta
Intervento in Commissione Antimafia durante l’audizione della Presidente della Rai, Monica Maggioni, e del Direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto.
Ringrazio il Presidente e il Direttore della Rai per essere venuti in Commissione Antimafia e per aver mostrato, con ciò che hanno detto, di aver capito le obiezioni e le critiche avanzate dall’Antimafia e di chi lo ha fatto in queste ore su questo tema. La scelta di intervistare Riina, certamente, non andava ascritto al tema della libertà di stampa. Ho letto discussioni sulla legittimità o meno di intervistare Riina. Nessuno mette in discussione questo. Il punto è se il servizio pubblico può permettersi di intervistare in questo modo, in quel contenitore, il figlio di un boss come Riina.