Le norme per taxisti e commercio ambulante
In queste settimane, durante la discussione in Parlamento sul Decreto Milleproroghe, in tante città, da Roma a Milano, sono state organizzate diverse manifestazioni, scioperi e mobilitazioni da parte di alcune categorie, in particolare taxisti e ambulanti.
Per quanto riguarda i taxi, il blocco del servizio durato due o tre giorni ha spesso penalizzato cittadini e città. Telegiornali e media in generale si sono molto occupati degli effetti delle proteste e, dall'altra parte, le istituzioni stesse si sono preoccupate di trovare soluzioni per evitare ulteriori disagi ai cittadini.
Il governo andrà avanti
“Abbiamo molte cose da completare che ha fatto il governo Renzi e delle cose nuove e importanti. La scadenza è la fine della legislatura, poi i governi possono finire prima se non hanno la maggioranza in Parlamento. Noi dobbiamo lavorare tenendo a mente le nostre responsabilità. Se dovessi scegliere un aggettivo vorrei che fosse un governo rassicurante perché gli italiani ne hanno bisogno". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni intervistato da Pippo Baudo a Domenica in su Raiuno.
"E' un bel lavoro, non solo impegnativo. Per chi fa politica lamentarsi che si lavora troppo, finché il fisco regge lo devi fare ed è interessantissimo".
Regolamentare il gioco
Ridurre la domanda e l'offerta di gioco d'azzardo e salvaguardare le persone. Se ne è parlato oggi, nell'ambito del convegno organizzato dai Gruppi del Pd in Consiglio regionale e al Senato “Regolamentare il gioco”, con l'obiettivo di fare il punto sugli ultimi aggiornamenti normativi in materia di gioco d'azzardo e prevenzione e sui più recenti progetti, sociali e tecnologici per combattere le patologie ad esso legate.
Una problematica, quella che riguarda il gioco d'azzardo patologico, che, come ha sottolineato il consigliere regionale Pd Carlo Borghetti “riguarda le persone e coinvolge più istituzioni ed enti e più aspetti, dall'economia alla salute, dalla tecnologia alla educazione".
Su Consip tutto da dimostrare
Quella su Consip è un’inchiesta della magistratura ma le accuse sono tutte da dimostrare. Renzi e gli altri soggetti coinvolti hanno avuto un atteggiamento molto trasparente, di disponibilità a chiarire.
Renzi stesso, fin dall’inizio, contrariamente a ciò che fanno altri, ha espresso piena fiducia nella magistratura e ha chiesto di far luce in fretta, chiarendo anche che se suo padre risultasse colpevole la responsabilità sarebbe doppia. A me colpisce il fatto che di fronte a questa inchiesta, in cui c’è tutto da dimostrare e ci sono molti elementi da approfondire (e c’è anche la disponibilità a farlo da parte delle persone coinvolte) si sta creando un processo politico in cui non vedo fondamento.