Solidarietà alle sindache minacciate
Almeno 200 persone hanno partecipato, in piazza della Resistenza a Sesto, al presidio di solidarietà organizzato dal Pd per le sindache e le amministratrici del centrosinistra minacciate e insultate via Facebook dopo la marcia pro migranti di sabato scorso e aver firmato a Milano il patto per l'accoglienza. Nel mirino degli hater - uno dei quali, un 24enne, identificato e denunciato - erano finite Monica Chittò (Sesto San Giovanni), Siria Trezzi (Cinisello Balsamo), Mara Rubichi (vice sindaco Cesano Boscone).
Tra le persone che hanno voluto esprimere vicinanza alle amministratrici, alle quali è arrivato persino l'augurio di essere stuprate, c'era anche Antonio Foderaro, l'esponente del Movimento 5 Stelle che sarà avversario del sindaco uscente alle imminenti amministrative.
Impegno per il riconoscimento della professione dell’osteopata
Ricerca e integrazione con le altre professioni sanitarie sono stati i protagonisti del III Congresso del Registro degli Osteopati d’Italia (Roi) “Il ruolo dell’osteopatia nel sistema interprofessionale per la salute del cittadino” appena concluso a Roma.
Quest’anno le due giornate congressuali sono state dedicate all’integrazione e alla collaborazione con le altre professioni sanitarie, per una miglior tutela della salute dei cittadini.
Lombardi protagonisti del cambiamento a Milano
Sabato 27 maggio si è svolto, presso il Palazzo Pirelli di Milano, l’annuale incontro regionale organizzato dai “Lombardi Protagonisti del Cambiamento”, durante il quale si è discusso delle elezioni regionali, politiche e della legge elettorale.
Molti sono stati gli argomenti toccati durante l’assemblea, che ha visto la partecipazione di figure di spicco del Partito Democratico. Oltre agli elementi di criticità, sui quali sarà necessario un continuo confronto, si sono ricordati i punti di forza del partito che, dopo i risultati alla Primarie, ha visto consolidarsi la leadership di Matteo Renzi.
Così fermano il cambiamento
Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e artefice di quell’Art Bonus che nel 2014 ha consentito di affidare i nostri musei più importanti ai migliori specialisti (italiani e europei) è «addolorato» dalla sentenza del Tar del Lazio. «Il sistema museale italiano era il più arretrato, pur avendo le collezioni più importanti del mondo. Tanto per dirne una: nell’85 per cento degli oltre 400 musei statali non c’era nemmeno il bookshop. I musei erano semplicemente uffici delle sovrintendenze, retti da un funzionario: noi gli abbiamo dato autonomia, abbiamo scelto i migliori per guidarli, e i risultati stavano arrivando: siamo passati dai 38 milioni di visitatori del 2013 ai 45,5 del 2016.