Da don Biancalani accoglienza come normalità
In questi giorni, Don Massimo Biancalani ha dato un grande segnale, mostrando che l’accoglienza, la condivisione e il lavoro che svolge sono la normalità e a non essere normale è, invece, la propaganda razzista di altri. Per questo, a Don Massimo dico che deve andare avanti così.
Non è accettabile sentir dire che persone con difficoltà economiche si indignano e scrivono insulti sul web quando vedono la foto dei migranti in piscina perché percepiscono ciò come un affronto alla loro situazione. La verità, infatti, è che questo avviene perché Salvini ha rilanciato quella foto sui social network e le persone si sentono spiegare in continuazione che, se sono in difficoltà, è colpa degli immigrati.
Gori parte con la campagna elettorale
Giorgio Gori parte con la sua campagna elettorale per la corsa a Palazzo Lombardia, con la benedizione del Pd. Che si facciano o non si facciano le primarie. E questo è il primo punto fermo. Ma le porte restano aperte a Mdp - ed è il secondo passaggio - , con la disponibilità a ragionare sulle primarie entro l’autunno per scegliere ai gazebo il presidente della Regione, se ciò serve a costruire una coalizione di centrosinistra ampia e aperta al civismo.
La resistenza sia senza odio
Il quotidiano Avvenire ha pubblicato il giorno 24 agosto 2017, ad un mese esatto dalla sua scomparsa, un articolo a firma di Giovanni Bianchi. Lo riproponiamo:
Aveva ragione Norberto Bobbio quando affermava che il nostro Paese era fatto di «diversamente credenti» dove i cattolici semmai hanno una caratteristica. Ho titolato il mio libro Resistenza senza fucile. I cattolici non è che fossero pacifisti, magari qualcuno sì. L’unico che ha partecipato a tutte le azioni disarmato è stato Giuseppe Dossetti sull’Appennino reggiano.
Necessaria un’anagrafe vaccinale
Regione Lombardia sui vaccini faccia chiarezza. La strada scelta finora mette solo in difficoltà le famiglie e le scuole. La Lombardia, come ha evidenziato il ministro Fedeli, è fuori legge.
La normativa è chiara, non ammette proroghe per l’ammissione ai nidi e alle materne.
Dare, come sta facendo Regione Lombardia, messaggi contraddittori non fa altro che mettere i cittadini in ulteriore difficoltà. Mi chiedo come una Regione che si vanta di essere un’eccellenza nella sanità, non si adoperi per fornire direttamente ai cittadini le certificazioni necessarie, così come fanno altre Regioni.
La normativa è chiara, non ammette proroghe per l’ammissione ai nidi e alle materne.
Dare, come sta facendo Regione Lombardia, messaggi contraddittori non fa altro che mettere i cittadini in ulteriore difficoltà. Mi chiedo come una Regione che si vanta di essere un’eccellenza nella sanità, non si adoperi per fornire direttamente ai cittadini le certificazioni necessarie, così come fanno altre Regioni.