Innovazione senza “politica”

È il momento della responsabilità

Il Governo dell’incertezza continua a tenere immobilizzato il Paese: non fa nulla, oppure fa danni e pasticci. Come con il decreto sullo sbloccacantieri o nella gestione confusionaria del dossier sulla Cina.
Litigano su tutto. Ora anche su chi debba gestire la sicurezza del Paese, in un’irresponsabile guerriglia quotidiana per la leadership del Governo.
Lo fanno persino nei giorni in cui, con la vicenda agghiacciante del bus sequestrato a Milano, abbiamo visto in faccia i pericoli concreti che corriamo.
Non è nostalgia, i neofascisti cercano spazio

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Qualcuno tenta di descrivere il tempo tra il 1919 e 111945 come un territorio neutro, lo spazio di “uno tra” i fenomeni politici della storia italiana; certo macchiato dalle Leggi Razziali e dalla guerra, ma per il resto foriero di ciclopiche bonifiche e di preveggenti innovazioni sociali.
Questa intenzionale riscrittura della storia, che cancella la natura violenta e liberticida del fascismo lungo tutto il suo corso, ha una motivazione contemporanea.
Il PD deve difendere i diritti

«Ho votato Zingaretti, con convinzione. È stato sconcertante impiegare un anno per avere di nuovo un segretario. Ma ora c’è. E l’unica voce deve essere quella del leader. Quando dice che dobbiamo cambiare tutto, radicalmente, io lo prendo in parola». «Il Pd dice deve saper declinare i suoi valori in questo tempo della storia. Vengono oggi messi in discussione valori fondamentali, sociali, civili e umani. E questo vale, come dissi nel decimo anniversario del PD, anche per lo ius soli».
Diciamo la verità: sullo ius soli il PD temeva di perdere voti.
Diciamo la verità: sullo ius soli il PD temeva di perdere voti.