L’economia giusta è sostenibile: La Green Economy per il futuro dell’Italia
“L’Economia Giusta È Sostenibile” è questo il tema al centro del confronto tra Nicola Zingaretti e vari esponenti del mondo economico, amministrativo e dell’associazionismo ambientalista svoltosi al Teatro della Cooperativa di Niguarda a Milano (video dell'incontro).
La sostenibilità ambientale, sociale e economica è al centro della proposta del candidato alla Segreteria del Partito Democratico per un’Italia che scommette su crescita e lotta alle disuguaglianze, su innovazione e cura dell’ambiente e delle persone.
La sostenibilità ambientale, sociale e economica è al centro della proposta del candidato alla Segreteria del Partito Democratico per un’Italia che scommette su crescita e lotta alle disuguaglianze, su innovazione e cura dell’ambiente e delle persone.
Parlamento Europeo preso in giro
Caro direttore, non sono stati «attacchi scomposti» all’Italia, ma una risposta stizzita a una presa in giro del Parlamento europeo. Il problema è che Conte è venuto a Strasburgo a fare retorica europeista e a spacciare per grandi «novità» delle misure che abbiamo proposto e approvato con il voto sempre contrario delle forze che lo sostengono Fa un certo effetto sentire Conte definire un «impulso prezioso» il Piano Junker degli investimenti se sei un eurodeputato che ci ha lavorato per anni e sei già indignato per il voto sempre contrario degli eurodeputati grillini e leghisti.
L’economia giusta è sostenibile
Venerdì 15 febbraio alle ore 16.30 si terrà l’incontro “L’economia giusta è sostenibile” con Nicola Zingaretti presso il Teatro della Cooperativa in Via Hermada 8 a Milano.
Programma:
Programma:
Apertura: Antonio Misiani
Introduzione: Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola
I Sessione: Le città e i territori per l’economia giusta
Pierfrancesco Maran, Assessore Urbanistica Milano
Miriam Cominelli, Assessore Ambiente Brescia
Barbara Meggetto, Presidente Legambiente Lombardia
Caterina Sarfatti, Senior Manager C40 Cities
Coordina Stefano Facchi
Vogliamo una riforma istituzionale che rafforzi la democrazia non che la cancelli
In questi giorni in cui abbiamo cominciato a discutere di questo provvedimento mi sono spesso fatto una domanda, dalla quale partirò: a cosa serve, se non ad assecondare un umore che si è sollecitato e l'opinione pubblica, nonché a spiegare che si è trovato rimedio a tutti i problemi dell'Italia, colpendo il Parlamento e diminuendo il numero dei parlamentari?
In realtà, penso che una cosa vada detta: questo provvedimento non migliora nulla, in assenza di un quadro e di un contesto, come hanno già detto molti colleghi.