Verrà un dopovirus

Forse non abbiamo ancora capito cosa ci sta succedendo.
Eppure basterebbe affacciarsi alle finestre delle case dove siamo autoreclusi per sopravvivere - già un ossimoro - e guardare le strade vuote, le saracinesche dei negozi abbassate; basterebbe ascoltare il silenzio che ci fa rimpiangere il suono dei clacson per rendersi conto che la nostra vita non sarà più la stessa. Non potremo più dire che siamo la generazione che non ha conosciuto la guerra. Siamo in guerra. In guerra con un nemico misterioso, invisibile, che non è al fronte e non ci bombarda dall'alto ma entra, silenzioso come un serpente, nelle nostre vite attraverso il contagio di un altro, innocente come noi. Ma questo virus - qualcuno un giorno ci dirà con certezza da dove è sbucato? - cambia la storia.
Misure economiche a favore dei milanesi

Ho appena firmato un’ordinanza che contiene le prime misure economiche a favore dei milanesi.
Tra l’altro, ho stabilito:
- l’esenzione del pagamento per i mesi di chiusura straordinaria dei nidi e la proroga del pagamento della frequenza degli stessi del mese di gennaio al 30 aprile. Le famiglie che hanno già effettuato il pagamento dell’intero anno avranno diritto al rimborso dei mesi di chiusura;
- per i contributi al servizio di refezione scolastica a Milano Ristorazione Spa: il differimento al 15 maggio 2020 di tutti i termini di pagamento per gli alunni frequentanti le scuole dell’Infanzia Comunali e Statali, le scuole Primarie e le scuole Secondarie;
L'Italia c'è, mi fido del governo

«La vita viene prima di tutto. Anche prima delle regole che ho sempre rispettato. Ho sempre ritenuto vitale ridurre il debito pubblico e l’ho fatto con tutti e due i miei governi. Ho sempre ripetuto 'guai a mettere in discussione i parametri di Maastrich', ma oggi è diverso, oggi abbiamo due gigantesche priorità: proteggere la salute e impedire che l’Economia crolli così in basso che poi sarà impossibile rialzarsi». Romano Prodi scuote l’Europa. «Oggi è un momento eccezionale e servono risorse finanziarie eccezionali», ripete l’ex presidente del Consiglio che scandisce quell’ultima parola fermandosi su ognuna delle sillabe. «Eccezionali vuol dire che a livello europeo sarà probabilmente necessario un piano da centinaia di miliardi. L’Italia? Non possiamo precipitare, serve un paracadute e serve subito».
In Europa si deve cambiare

L'incontro con la presidente Ursula von der Leyen è stato rinviato, ma il documento dei parlamentari europei del Pd mette nero su bianco quello che è mancato nell'Europa dell'emergenza coronavirus.
Il titolo è già di per sé significativo: "Coronavirus: in Europa si deve cambiare" e di seguito le proposte per "agire ora".
Perché - spiegano a una voce i sedici eurodeputati dem - "Bruxelles si deve scuotere e non l'ha fatto finora".
Da Patrizia Toia a Massimiliano Smeriglio, da Brando Benifei a Simona Bonafè, Giuliano Pisapia, Pietro Bartolo, Irene Tinagli e gli altri, con l'appoggio di David Sassoli che è ora presidente del Parlamento europeo, bisogna rimboccarsi le maniche e non porre altro tempo di mezzo.