Giugno è una data lontana per far ripartire le attività

Nicola Zingaretti, segretario del Pd: ci si aspettava la fase due, non questo avvio lento.
«Gli italiani hanno reagito alle regole indicate dal governo per il lockdown mostrando una maturità e un rigore straordinari; questo consegna al nostro Paese una forza immensa. Ora qualsiasi scelta sui tempi di riapertura deve essere orientata a limitare al massimo la recrudescenza di una diffusione che probabilmente ci sarà, ma che va tenuta sotto controllo, con il costante supporto della scienza. Mi permetto di suggerire al governo di affidarsi alle curve epidemiche per riavviare le attività di alcune categorie, come ristoranti, bar o, in generale, il commercio. Verificando anche la data del primo giugno che mi pare molto lontana».
Per il trasporto pubblico locale occorre un Piano strategico

A maggio riapriremo siti e musei

Lo dice, in unaintervista a Repubblica, il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini che boccia anche l'idea del plexiglass in spiaggia: "La trovo orribile". Per quanto riguarda i paventati aumenti dei biglietti di treni, traghetti e aerei, spiega: "Non ci dovranno essere aumenti e noi puntiamo a un turismo accessibile a tutti".
Il PD al lavoro per un “Piano infanzia”

Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi sono stati i primi a subire le conseguenze del Coronavirus, con la chiusura delle scuole e la brusca interruzione dei loro normali percorsi di crescita e formazione.
Con il nuovo decreto del Presidente del Consiglio, il Governo ha indicato le prime regole e le prime scadenze per la “fase 2”. Ora è necessario che questo percorso si arricchisca con un “Piano Infanzia”, un pacchetto di misure specifiche pensato sui bisogni dei più piccoli. Il PD ci sta lavorando, ed è pronto a dare il proprio contributo: perché si riparta davvero, è fondamentale affrontare la grande questione di come riportare bambini e ragazzi a una vita il più possibile normale, già prima della riapertura delle scuole prevista per settembre.