Subito le risorse per le bonifiche dall'amianto

“L'osservatorio nazionale amianto ci ricorda i numeri del lavoro che ci attende in Italia: 40 milioni di tonnellate di materiale ancora presente, suddivise in decine di migliaia di strutture edilizie pubbliche e private, che mettono a rischio la salute di lavoratori e cittadini e possono provocare l'incremento di tumori polmonari, di mesoteliomi, di asbestosi – prosegue Villani –.
Le tre lezioni che dovremmo aver imparato

Da Instanbul mi ha intervistato oggi, via Skype, Britt Clennet, di TRT World, TV all news h24 in inglese.
Mi ha chiesto 3 lezioni che abbiamo imparato in Italia e in Lombardia sulla lotta al Coronavirus (video).
Le ho risposto così:
1) non usare le stesse strutture per pazienti Covid e non-Covid, creando strutture “per solo Covid” (anche per limitare il contagio del personale sanitario);
2) intervenire subito nella cura al domicilio di chi manifesta i primi sintomi (perché il virus e la sua letalità si argina sul territorio, non negli ospedali);
Raddoppiano i nuovi poveri e i loro bisogni

Il doppio delle persone in difficoltà si rivolge per la prima volta ai centri della Caritas Italiana rispetto al periodo pre-emergenza. Chiedono aiuto, ascolto, cibo, indicazioni per le mense, soldi per pagare le bollette l'affitto, chiedono indicazioni per le partiche di sostegno e per trovare lavoro. Ma accanto a questi numeri inquietanti c'è anche il dato, positivo, che aumentano i volontari under 34 anni. Sono alcuni dei dati dell'indagine, svolta attraverso un questionario destinato ai direttori/responsabili Caritas, con cui l'organizzazione pastorale della Cei (Conferenza episcopale italiana) ha cercato di tracciare il cambiamento nei bisogni dei nuovi poveri, le loro fragilità e le richieste intercettate nei Centri di ascolto e/o servizi Caritas.
Gli affari della criminalità organizzata sull'epidemia
In questa fase delicata, non c’è soltanto il tema dell’aggressione alle imprese da parte delle mafie, che sfruttano la carenza di liquidità e si propongono come finanziatori, come è già avvenuto anche durante la crisi economica del 2008.
In quell’occasione, la ‘ndrangheta è riuscita a penetrare nell’economia legale e poi l’ha condizionata in maniera molto significativa, offrendo anche servizi finanziari.