Carceri, la battaglia del Pd al Senato si scontra col muro di M5S e opposizione

Il passo avanti c’è. Ma purtroppo è sempre troppo poco per un carcere che scoppia. L’insistenza e le pressioni del PD si scontrano ancora, come in primavera, con il niet di M5S e, ovviamente, di tutta l’opposizione. Nella notte, al Senato, si chiude la maratona delle Commissioni Bilancio e Finanze sui Decreti Ristori che contengono anche le nuove regole per alleggerire il peso dei detenuti nelle 192 prigioni italiane.
Il bottino è quello che è, potranno uscire dal carcere fino al 31 gennaio (e non fino al 31 dicembre) sia i detenuti che hanno già un permesso di lavoro esterno, sia quelli che godono di un permesso premio.
Piattaforme più trasparenti e responsabili

A vent’anni di distanza, l’Europa ha deciso di riscrivere e aggiornare le regole che governano l’ecosistema digitale. Quel che abbiamo visto accadere negli ultimi due decenni, con l’avvento e la crescita di un mondo tutto ‘online’, non ha precedenti in termini di innovazione e capillarità tecnologica. Tuttavia, abbiamo tutti avuto modo di constatare che, assieme alle sorprendenti novità e opportunità quotidianamente offerte, hanno trovato terreno fertile anche molti altri rischi e minacce per le nostre economie e le nostre società, in particolare per i membri più fragili ed esposti delle nostre comunità, come i minori e i gruppi di minoranza ma anche per tutti i cittadini.
Terremoto a Trezzano sul naviglio

Celle meno piene grazie al Pd. M5s contro? Li convinceremo

In Senato il Partito Democratico, durante la discussione sui Decreti Ristori, non è riuscito a portare a casa tutti gli emendamenti presentati per alleggerire il peso dei detenuti in carcere. Oltre la netta opposizione della destra, ha incontrato anche alcune contrarietà del Movimento Cinque Stelle. Ne discutiamo con il senatore Franco Mirabelli, vice capogruppo del Pd a Palazzo Madama.
Senatore, quali emendamenti siete riusciti a far approvare?