Approvati emendamenti al Decreto Ristori per ridurre la popolazione carceraria
Ieri sera le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato tre degli emendamenti che avevamo presentato al Decreto Ristori per migliorare le misure già previste per ridurre la popolazione carceraria di fronte a una condizione di sovrappopolazione che rischia di favorire la diffusione del Covid. Emendamenti proposti e sostenuti da molte associazioni, operatori e garanti, gli stessi soggetti che hanno lanciato in queste settimane l’allarme sui rischi di contagio che corrono detenuti, agenti e operatori negli istituti italiani.
La politica affronti il tema delle diseguaglianze

Abbiamo voluto organizzare questo evento con Associazione Democratici per Milano e AreaDem Lombardia a cui diamo molta importanza e perché mette i piedi nel piatto su una questione fondamentale in questa fase e, soprattutto, in prospettiva, che la politica deve saper affrontare meglio, con più conoscenza e con più capacità di mettere in campo gli strumenti giusti rispetto al passato.
La lezione della Merkel

Se si tiene in considerazione che le misure introdotte in Germania, certo con un sistema sanitario più strutturato e solido del nostro, a seguito dell’inizio pandemia, hanno funzionato molto di più che da noi, riducendo notevolmente il numero dei morti, fanno scalpore le ultime dichiarazioni della cancelliera Merkel, quando annuncia che le misure non hanno funzionato e necessita una chiusura pressoché totale.
Invece in Italia, a seguito di un sistema istituzionale nel rapporto Stato-Regioni ormai quasi spappolato, di un Governo che dall’interno viene minacciato di farlo cadere, dimostrando un “tempismo” fuori dal comune, con un sistema produttivo dove ognuno afferma la sua corporativa priorità e con sindacati che proclamano scioperi anche qui, con una tempistica per usare un eufemismo, alquanto inopportuna, avanti con le zone gialle più o meno generalizzate su tutto il territorio nazionale, con assembramenti già in atto nelle famiglie, nei centri commerciali ed altrove.
Serve un rilancio ma no a crisi al buio
