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Referendum: intesa o buttiamo 30 anni di lavoro

Written by Ettore Rosato.

Ettore Rosato "Un pezzo della classe dirigente dem non butti via una riforma discussa da trent'anni: sarebbe una cicatrice insanabile". Lo dice - intervistato da Repubblica - il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato anticipando che alla Direzione del partito "una apertura ulteriore da parte di Renzi ci sarà". "Continuiamo a pensare che il Pd debba restare unito sulla riforma della Costituzione. L'abbiamo scritta tutti insieme e votata tutti insieme", afferma. Quindi ribadisce: "l'Italicum si può cambiare. Anche se io personalmente la considero una buona legge. Però più largo è il consenso, meglio è". Quanto ai tempi, "si può anche cucire prima del referendum, ma - precisa - ci vuole la disponibilità di un pezzo almeno delle opposizioni. Ricordiamoci che l'Italicum l'abbiamo votato con Forza Italia".
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Il No senza argomenti

Written by Emanuele Fiano.

Emanuele FianoRicorso al Tar? Siamo alle comiche. L'eterogenea pattuglia del No si scaglia contro la formulazione del quesito semplicemente perche' illustra chiaramente per cosa sono chiamati a votare i cittadini. Improvvisamente dopo oltre due anni di votazioni in Parlamento e dibattiti di ogni specie scoprono solo ora per cosa e su che cosa hanno votato? E' la dimostrazione che quelli del No non hanno argomenti e quando si entra nel merito della questione non sanno che pesci prendere.
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Presto le modifiche all’Italicum

Written by Dario Franceschini.

Dario FranceschiniIntervista di Alessandro Trocino a Dario Franceschini per Il Corriere della Sera.

Lancia un appello alla minoranza del Pd: «Ci ripensi». Chiede un Sì al referendum: «Servono leader forti». Annuncia modifiche all’Italicum: «Anche prima del referendum». Il ministro della Cultura Dario Franceschini sarebbe più contento di parlare della nuova legge del cinema, ma in un momento cruciale, alla vigilia della Direzione, non si sottrae. Pier Luigi Bersani è stufo: «È un anno che si mangia solo pane e riforme». «Veramente quest’anno si è fatto il Jobs act, la legge per il dopo di noi, le unioni civili, la legge per il cinema. Da decenni un governo non faceva tante riforme strutturali. E poi Renzi di solito viene accusato di decisionismo, non di indecisionismo».
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Città metropolitana al voto

Written by Associazione Democratici per Milano.

Arianna CensiArticolo del Corriere del Sera.

Un derby in rosa tutto interno al Pd. Domenica si eleggono i 24 rappresentanti del Consiglio metropolitano, elezioni però di secondo livello, riservate cioè agli amministratori dei 134 Comuni dell’area vasta, e dall’esito quindi più o meno scontato. L’attenzione è semmai per quello che accadrà dopo, con la composizione della minigiunta che dovrà guidare la Città metropolitana, l’ente che sta prendendo forma dalle ceneri della vecchia Provincia. La squadra metropolitana sarà composta da non più di otto assessori (una decisa dieta rispetto ai dodici del mandato scorso) e tra questi anche il vicesindaco, il numero due operativo di Beppe Sala (il sindaco metropolitano coincide infatti per legge con quello del capoluogo).
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