I democratici e la sinistra

Se dobbiamo dare un giudizio su quanto è avvenuto nella direzione del Pd convocata dal segretario di quel partito, mi avvarrò per cominciare di un sintetico scritto di de Maistre che nel suo libro Mélanges, considerato un capolavoro da Baudelaire, dice: «La ragione non genera che dispute, mentre l’uomo per comportarsi bene nel mondo non ha bisogno di problemi bensì di ferme credenze».
Applico questa massima a quanto è accaduto nella direzione del Pd: il discorso di Renzi l’ha seguita e le sue «ferme credenze» sono state queste.
Ho lavorato per l'unità

Serve un lavoro di squadra

Fassino, un compito improbo il suo. Da uno a dieci, quante chances si dà? Come finirà?
«Non lo so, di nessuna partita si sa l’esito quando comincia. Io non metto confini alla divina provvidenza, lavorerò con totale disponibilità all’ascolto di tutte le proposte».
Ha già preso contatti con Bersani e D’Alema?
«No, ancora devo organizzare il lavoro, Renzi mi ha comunicato che voleva assegnarmi questo incarico un’ora prima della Direzione. Ora prenderò contatti con i diversi esponenti nel campo del centrosinistra e avvierò un giro di colloqui. Concordando e condividendo ogni passaggio con gli altri dirigenti del Pd, tutti. Sia con Renzi e la Segreteria, sia con le minoranze interne, è necessario un lavoro squadra».
Alleati per vincere

«Non solo sono ottimista, ma siamo impegnati per superare le difficoltà che ci dividono da una coalizione di centrosinistra, impegno comune per costruirla. Ma la facciamo su un terreno fertile, di valori condivisi, che sono la premessa per programmi comuni». Ettore Rosato, capogruppo alla Camera per il Pd, non sembra preoccupato.
Pisapia vi lancia l’ennesimo messaggio.
Pisapia vi lancia l’ennesimo messaggio.
«Mi sembra che ci sia la presa di responsabilità di un bel pezzo del gruppo dirigente del centrosinistra che si debba stare insieme. Siamo convinti, come Pisapia, che serva una coalizione ampia. Dopo di che, naturalmente, ci vuole una fatica comune per costruirla».