Nuova sede Ats di Milano
Spreco di risorse, criticità e incertezze nel trasferimento dei servizi. E’ quanto emerso oggi in Commissione Sanità dalla risposta dell’assessore al Welfare, Gallera a un’interrogazione sulla nuova sede dell’ATS di Milano, di cui sono prima firmataria. La storia inizia da lontano, a partire dal 2011, quando a Infrastrutture lombarde è stato commissionato uno studio di fattibilità per il trasferimento della sede Asl di corso Italia 19 all’ex ospedale psichiatrico Pini di via Ippocrate. Nel 2014, senza che fosse ancora individuata una sede, l’Asl ha venduto per 25 milioni di euro la sede di Corso Italia 19 e via Sassi alla Cassa Depositi e Prestiti, che nel 2015 l’ha rivenduta per 38 milioni di euro.
Su legge elettorale confronto anche con Berlusconi
ROMA — «Vorrei rivolgermi direttamente a Silvio Berlusconi», dice Dario Franceschini. E già l’approccio è una novità. «Ma è nuovo il tempo che viviamo e che viene ribadito dal voto francese», spiega il ministro della Cultura: «L’onda generata dalla globalizzazione ha travolto gli schemi del Novecento. Il vecchio bipolarismo tra destra e sinistra è stato sostituito dallo scontro tra forze responsabili e forze populiste. Anche il nostro Paese sta dentro questo fenomeno, che coinvolge tutta Europa. Ma mentre nel resto d’Europa il blocco moderato marca una linea di separazione rispetto agli estremismi, l’Italia resta un’anomalia».
Leggera come l'abisso
Sabato 20 maggio si terrà una presentazione del libro "Leggera come l'abisso" di Roberto Pecoraro, uscito lo scorso 14 febbraio.
Roberto Pecoraro è laureato in Ingegneria, lavora e vive a Milano ed è attivo nel sociale, in particolar modo nella promozione della lettura e delle attività culturali nelle periferie e ha scritto molti articoli anche per Associazione Democratici per Milano.
Il suo romanzo, "Leggera come l'abisso", racconta di Linda che, mentre si trova su lavoro, ha un mancamento; perde i sensi. Si ritrova in un mondo onirico; una grotta sotterranea, affascinante e misteriosa in cui non esistono né il tempo né le necessità primarie. Nella grotta vive le storie di persone che non conosce.
Obama è il riferimento mondiale dei dem
Renzi che nella due giorni milanese dell`ex numero uno americano è stato il suo vero alter ego, la persona con cui Obama ha speso più tempo e ha discusso più a lungo su tutti i temi dell`attualità mondiale. Un Renzi euforico, loquace, mattatore nonostante il «culto» di Barack Obama abbia assunto negli spazi della Fiera di Rho connotati da rockstar, restringendogli il campo.