Trasparenza e controlli in sanità
“Con queste modifiche meno trasparenza e meno controlli, ma grazie a noi è stata ripristinata la prova scritta nella selezione dei direttori generali”. Il consigliere regionale Giuseppe Villani (Pd) sintetizza così il voto di oggi in Consiglio regionale alle modifiche della legge di riforma della sanità lombarda. “Il testo approvato - sottolinea - è un passo indietro. L’ennesima riforma della riforma che non dà risposte ai problemi delle liste d’attesa, della presa in carico dei malati cronici, dell’adeguatezza delle cure. Solo grazie a un nostro emendamento, approvato a voto segreto, sono stati ripristinati la prova scritta in forma anonima e il colloquio nella selezione dei direttori generali: un solido argine all’ingerenza della politica e una garanzia di scelte trasparenti e meritocratiche, che la giunta regionale avrebbe voluto cancellare”.La propaganda sulle pensioni
Boeri è il Presidente dell’INPS e mi pare abbia tutto il diritto di AVVISARE che una modifica della Fornero che comporta spesa aggiuntiva per l’ente che lui presiede abbia bisogno di coperture adeguate.
Io non entro nel merito se sia giusto o no modificare la Fornero, i governi precedenti tra APE social e APE volontaria, tra OPZIONE DONNA e le OTTO SALVAGUARDIE per gli esodati hanno più volte modificato la Fornero ma hanno sempre garantito le coperture.
Affrontiamo le povertà con coraggio
La Casa della carità compie 16 anni e per l’occasione organizza un ciclo di eventi aperti alla città. Si parte mercoledì 21 novembre, alle 18, con un dialogo tra il presidente della Fondazione don Virginio Colmegna, l’arcivescovo Mario Delpini e il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dal titolo «La carità al tempo delle paure».
Don Colmegna, perché questo tema? Il clima che si respira oggi non è più quello delle origini?
Don Colmegna, perché questo tema? Il clima che si respira oggi non è più quello delle origini?
Non bastano le scuse ai pendolari, servono interventi
“Ieri in Consiglio Regionale è stato dichiarato il fallimento dell’amministrazione di centrodestra sul trasporto ferroviario - dichiara il Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti - La Giunta Fontana ha ammesso la gravità della situazione ma non ha presentato nessuna immediata iniziativa se non l'arrivo di alcuni nuovi treni entro il 2020, ci aspettano quindi altri anni di passione e disagi non all'altezza di una Regione come la Lombardia. La nostra proposta era chiara: mettere a gara subito un parte del servizio ferroviario regionale. Questo per stimolare la concorrenza, fare entrare nuovi investitori e rompere un monopolio che ha fallito e che ogni giorno crea per i pendolari disservizi sempre più insostenibili. La risposta di Lega e Forza Italia è stata invece quella di chiedere una proroga del contratto di servizio di Trenord fino addirittura al 2026 sostituendo il 5% delle corse con dei bus. Come PD abbiamo votato convintamente contro".


