L'eccezione Milano nel Paese dei no
Editoriale pubblicato su Repubblica ed. Milano.
La parola forte che va usata oggi per Milano è " diversità".
Perché Sergio Mattarella, di fronte al tributo che gli ha dato la Scala, tutti i piedi, era " meravigliato"?
Perché, stando a un sondaggio appena confezionato dai credibili studenti di sociologia della Statale, il sindaco Beppe Sala, sostenuto dal Pd, cresce nei sondaggi?
La risposta è una sola e ci viene confermata dalle parole dello stesso sindaco: «Oggi ai milanesi piace sentirsi diversi, mi arrivano moltissimi messaggi sul bisogno che abbiamo di darci da fare e costruire comunque vadano le cose nel resto del Paese».
Il Governo ci lascia soli

Intervista di La Stampa al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sul bilancio del mandato e i temi chiave per la città.
Giuseppe Sala: Il Governo ci lascia soli - Avvenire 09.12.2018 (file PDF)»
Giuseppe Sala: Dopo anni difficili è l'ora dell'orgoglio - La Stampa 10.12.2018 (file PDF)»
Per seguire Beppe Sala: sito web - Pagina Facebook
Nel decreto sicurezza non c'è nulla che possa far sentire sicuri i cittadini

Quella di oggi è una della tante iniziative che stiamo facendo per spiegare davvero cos’è il Decreto Sicurezza: una legge manifesto che non contiene nulla che possa far dire che aumenterà la sicurezza per i cittadini. Ciò che c’è era già stato fatto prima, dai Governi precedenti, dall’assunzione delle forze dell’ordine ai finanziamenti per la videosorveglianza.
Il decreto sicurezza, quindi, è una legge che serve alla Lega per fare propaganda, dicendo ai cittadini che il problema della sicurezza si affronta. In realtà si scaricano tutti i problemi legati alla sicurezza genericamente sugli immigrati, non solo i clandestini o coloro che delinquono.
Le mie proposte per la crescita

Alcuni giorni fa il ministro Salvini ha scritto una lettera aperta agli imprenditori del Nord nel tentativo di dare rassicurazioni sulle crescenti preoccupazioni espresse da quei territori.Ritengo che il grande sforzo comunicativo del Ministro Salvini abbia prodotto un solo risultato: quello di rendere evidente la sempre maggiore distanza tra la propaganda del Governo sostenuto dalla Lega e le legittime richieste di alcuni attori fondamentali della nostra economia.
Il grido di allarme lanciato a Torino da associazioni di categoria che rappresentano il 65% del Pil è rimasto inascoltato.