Il 3 marzo saranno primarie per l'Italia
Il 3 marzo saranno primarie per l'Italia. Anzitutto, una grande giornata di mobilitazione popolare, per ridare una speranza a un Paese oggi ostaggio dell'odio, del rancore e dell'incapacità. Solo un nuovo Partito Democratico e un centrosinistra diverso potranno garantire all'Italia il futuro che merita. Il 3 marzo dobbiamo superare le divisioni e ritrovare l'entusiasmo con cui siamo nati. Possiamo farlo insieme. L'Italia ha bisogno di un nuovo Partito Democratico.Ogni giorno emerge con sempre più forza il fallimento del governo gialloverde. Il Paese è in emergenza: manca la fiducia, l'industria soffre; il lavoro continua a essere poco, si perde o, quando c'è, troppo spesso assomiglia a sfruttamento; le nuove opere sono bloccate.
Ecco perché andare a votare alle primarie
Romano Prodi in campo per le primarie Pd. L'ex premier chiede di andare ai gazebo "perché i partiti di governo non fanno altro che litigare, ci hanno diviso da tutti gli altri amici europei. E l'unico cambiamento può essere dato dal Partito democratico". Prodi riconosce che il Pd ha "tardato troppo" nella scelta del nuovo leader ma ora è importante "andare in tanti a votare per dare forza e sicurezza al nuovo segretario".La sfida sarà tra Pd e destra
"Con i 5 Stelle in quanto tali non ci puo' essere alcuna alleanza. Piuttosto siamo alla vigilia di un generale e rapido sommovimento della geografia politica italiana. Quando la polarizzazione sara' tra un campo democratico e la risorgente destra illiberale, xenofoba e razzista, tante forze moderate, sinceramente liberali e anche nobilmente conservatrici dialogheranno con un Pd aperto, unitario e capace di andarsi a riprendere il suo popolo". Lo afferma il candidato alla segreteria Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervistato dal 'Corriere della sera'. Zingaretti vede i 5 stelle in crisi: "Sono un assemblamento di molte cose diverse, tenute insieme dall'antipolitica. Alla prova del governo si stanno sfarinando. Le bugie, l'incompetenza, la confusione delle opinioni non possono reggere a lungo quando hai in mano le sorti di un grande Paese. Pd perno di un’alleanza larga
Nicola Zingaretti, il buon risultato di Zedda in Sardegna dice che il centrosinistra, unito e con buoni candidati, è in gara?
«La Sardegna, l’Abruzzo, la mia vittoria nel Lazio: quando il Pd è il perno di un’alleanza larga, aperta alla società e alle forze civiche, è più forte e competitivo. La strada è lunga, ma la prospettiva comincia a schiudersi. La destra si sta ‘salvinizzando’. Penso che tante componenti moderate e perfino conservatrici dell’elettorato soffrano questo processo».



