Andiamo a cambiare l’Italia

A parte l’ironia sull’eterogenesi dei fini della mossa di Salvini, che è partito chiedendo “pieni poteri” e si è ritrovato all’opposizione, non è certo questa la sede per ripercorrere tutte le tappe che ci hanno portato oggi, 5 settembre, al giuramento di un governo M5S-Pd guidato dal Presidente Conte.
Il nuovo Governo nasce per servire il Paese

Signor Presidente, onorevole Presidente del Consiglio, abbiamo apprezzato il fatto che lei abbia indicato nella sua relazione non i contenuti di un contratto ma le idee e gli obiettivi comuni su cui si costituisce un Governo che serve e servirà al Paese; che nasce per questo, per servire il Paese.
Noi non staremo al Governo con l’obiettivo di prendere “tutto il potere” anche se sento che chi dice queste cose ci dà lezioni di democrazia.
Noi non staremo al Governo per alimentare una campagna elettorale permanente che agita i problemi degli italiani anziché risolverli.
Lavoriamo per cambiare l'Unione Europea

Inserire nella Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile

Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, il Partito Democratico, nell'intensa fase politica che ha caratterizzato la formazione di questa maggioranza, ha chiesto una significativa discontinuità con il passato. Nel mio intervento a sostegno del voto di fiducia vorrei sottolineare come essa vada assegnata prioritariamente in un ambito di valori da recuperare.
Abbiamo la possibilità di rimettere al centro della nostra azione politica il valore dell'educazione e della cultura, il valore della conoscenza, della competenza.