Il nuovo Governo, l'economia, la sicurezza, l'Europa

Intervento a Skytg24.
Mi pare che abbiamo fatto la scelta, annunciata dallo stesso Orlando qualche giorno fa, di promuovere una discontinuità rispetto a chi era stato al Governo in questi anni e lo abbiamo fatto mettendo delle prime file. Credo che il Vicesegretario del PD De Micheli sia una prima fila; Gualtieri è una figura che ha diretto il bilancio europeo e, quindi, sicuramente è una persona di prima fila. Credo anche che la scelta di Orlando di stare al partito sia importante perché dà il segnale, dopo due legislature in cui Orlando è stato Ministro, che bisogna tornare a investire e essere presenti sul territorio e, dunque, occuparsi del partito.
La scissione di Renzi è una sconfessione della sua storia politica

Certo, sul piano interno, tale decisione, mina alla radice il valore fondante del Pd che, doveva caratterizzarsi e dovrebbe caratterizzarsi, con l’Unita’ delle sue varie sensibilità politiche, culturali e personali.
Così cambio il Pd

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti in un’intervista al Corriere ammette che un po’ se l’aspettava. Perché Renzi era sì vicino al partito ma aveva un atteggiamento di «non partecipazione alla vita del partito che francamente non ho mai compreso fino in fondo». Però è una rottura che «dispiace» perché è «un errore dividere il Pd». Anche se poi aggiunge che non ha capito il perché dello strappo di Renzi. Ma Zingaretti ribadisce anche che «ora il nostro compito è molto chiaro»: bisogna «portare nel futuro il Pd. Anzi, meglio, il Pd che può ricostruire una speranza per l’Italia». Anche il premier Conte è intervenuto sulla scissione tra i democratici: «Renzi è stato poco trasparente». Intanto Renzi ha annunciato il nome del suo partito: «Italia viva».
Il Palazzo. Quello vero

E invece la settimana ci ha dato questa bella “sorpresa”. Io ho sentito una volta un Senatore, un compagno, affermare che “per fare una scissione ci deve essere almeno una ragione politica, una che sia una”. Ebbene, questa volta non la vedo, per niente.
Con la scelta difficile di governare abbiamo dato un’immagine diversa al paese, quella di un partito che tutto sommato riesce a fare quadrato intorno ad un minimo di progetto politico. Ma questa scelta ci avrebbe imposto un livello di unità politica e parlamentare enorme, un vero partito adamantino.