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Il nuovo Governo, l'economia, la sicurezza, l'Europa

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento a Skytg24.

Mi pare che abbiamo fatto la scelta, annunciata dallo stesso Orlando qualche giorno fa, di promuovere una discontinuità rispetto a chi era stato al Governo in questi anni e lo abbiamo fatto mettendo delle prime file. Credo che il Vicesegretario del PD De Micheli sia una prima fila; Gualtieri è una figura che ha diretto il bilancio europeo e, quindi, sicuramente è una persona di prima fila. Credo anche che la scelta di Orlando di stare al partito sia importante perché dà il segnale, dopo due legislature in cui Orlando è stato Ministro, che bisogna tornare a investire e essere presenti sul territorio e, dunque, occuparsi del partito.
È difficile sostenere che ci perdono gli italiani, come sta facendo la Lega, nel momento in cui già soltanto il fatto che si sia annunciato questo Governo ha fatto scendere lo spread di 100 punti.
Lo spread non è una pistola che hanno in mano i mercati.
Siamo indebitati molto e, per pagare il debito, abbiamo bisogno di qualcuno che ci presti i soldi; se qual qualcuno non si fida di noi o non si fida del fatto che si possa fare una manovra con flat tax o ulteriore indebitamento, fa pagare di più il debito e, quindi, ai cittadini restano meno soldi da spendere sui servizi. Oggi, solo il fatto che c’è un po’ più di credibilità in Europa e sui mercati per il Governo che si sta formando, si traduce nell’avere più soldi per pagare i servizi, per fare investimenti e per fare una manovra che non sarà lacrime e sangue ma che servirà per impedire l’aumento dell’IVA e che abbasserà le tasse sul lavoro, tagliando il cuneo fiscale, come è annunciato nel programma di Governo e di questo ne beneficeranno i lavoratori dipendenti e il ceto medio basso.
Gli equilibri si vedranno quando sarà definita l’intera compagine di Governo, compresi Viceministri e Sottosegretari. Nella scorsa Legislatura c’era anche un altro Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Credo che Conte, giustamente, insista nel voler essere una figura di garanzia di tutto il Governo e anche di avere la possibilità di intervenire e di incidere sulle scelte anche in maniera molto più significativa che nel passato, essendo questo Governo basato su un programma molto diverso da quello che era il contratto dei giallo-verdi. Qui non ci sono due forze politiche che mettono ognuna le proprie bandierine e magari su cose che sono tra loro confliggenti. Si sta cercando di costruire un’idea di Paese e si cercherà di costruire una serie di interventi sul lavoro e sul rilancio dell’economia. Mi pare che i primi passi, da questo punto di vista, siano tutti positivi: si può costruire una cosa comune che non sia la somma di cose tra loro opposte. Oggi nel Consiglio dei Ministri si è segnalato con grande forza sia da parte del Presidente del Consiglio sia da parte del Capodelegazione del PD che questo Governo deve essere un Governo in cui non si farà la campagna elettorale permanente ma si lavorerà tutti insieme per sostenere ciò che il Governo fa e non per evidenziare le proprie differenze, promuovendo una polemica complessiva che aveva caratterizzato il Governo giallo-verde.
C’è grande soddisfazione per la nomina di Luciana Lamorgese, che è stata Prefetto a Milano e ha fatto molto bene, dimostrando intelligenza, capacità di mediazione e anche umanità. Penso che, dopo Salvini, serva un Ministro degli Interni così, che ricominci a fare il Ministro, che non usi il Viminale come una grande macchina da propaganda ma faccia funzionare le cose, così come deve fare un Ministro degli Interni per valorizzare tutte le risorse che nel Paese ci sono e sono preposte a garantire la sicurezza dei cittadini.
Da parte della Lega c’è una grande rimozione: si continua a dire che il Governo è caduto perché c’è stata una manovra sullo Spread o perché c’era già un accordo prima tra M5S e PD mentre in realtà il Governo giallo-verde è caduto perché Salvini ha presentato una mozione di sfiducia a Conte, quindi la responsabilità della fine di quel Governo è da attribuire a Salvini non ad un complotto contro la Lega.
Sul tema dell’immigrazione, c’è un’altra rimozione da parte della Lega: si rimuove il fatto che quando Salvini è arrivato al Ministero degli Interni gli sbarchi erano già calati perché Minniti aveva già fatto gli accordi con i libici e lo aveva detto lo stesso Salvini in un suo intervento in Senato, segnalando che avrebbe continuato l’opera avviata da Minniti.
Il “Decreto Sicurezza Bis” non ha impedito gli sbarchi ma serve a colpire chi va a salvare le persone in mare e questo è di una gravità assoluta. Su questo il nuovo Governo dovrà intervenire, così come ha chiesto il Presidente della Repubblica: cercheremo di ripristinare il diritto internazionale.
Tutte le navi delle ONG che sono arrivate in Italia dopo il “Decreto Sicurezza Bis” hanno subito moltissimi problemi ma alla fine i migranti sono comunque tutti sbarcati in Italia.
Nel programma del nuovo Governo c’è l’idea di modificare i Decreti Sicurezza accogliendo i rilievi del Presidente della Repubblica e togliendo ciò che non era stato concordato in sede di Governo e che la Lega aveva poi fatto entrare in sede emendativa in Parlamento, come ad esempio l’aver portato a 500mila euro la multa per chi salva le persone in mare, che è sicuramente un eccesso.
Ripristineremo le condizioni affinché il diritto internazionale sia rispettato e salvaguardato.
La nostra idea è che sul tema dell’immigrazione serve una legge nuova che impedisca la clandestinità, che consenta a chi viene a lavorare nel nostro Paese di non arrivare con un barcone. E noi andremo ai tavoli europei, non faremo come Salvini che non ci è mai andato, per chiedere come garantire che chi arriva in Europa venga distribuito sul territorio europeo.
Credo che sia normale la soddisfazione della Merkel, di Macron e dell’Europa per il nuovo Governo: non è un mistero che c’è uno scontro nel continente in cui c’è una parte, rappresentata dalla Lega, che pensava di distruggere l’Europa. Se le forze che hanno comunque vinto a livello continentale questo scontro sono contente che anche in Italia prevalga di nuovo un Governo che guarda all’Europa come qualcosa che bisogna cambiare ma che è l’unica prospettiva a cui guardare se si vuole restare competitivi nel mondo, non c’è nulla di cui stupirsi.
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