I grillini si rendano conto che sbagliano a correre soli
La premessa, quando gli si chiede se avrà un ruolo negli organismi del partito, è «non parlo di me». Ma Stefano Bonaccini, il Vincitore, un consiglio per Zingaretti ce l’ha: «Ho già segnalato a Nicola l’esigenza che il Pd tenga più in considerazione la classe di giovani dirigenti nei territori, sindaci e amministratori». Ieri, dopo un sms del ministro dell’Economia Gualtieri, con la notizia dello spread calato di 20 punti dopo la sua vittoria, Bonaccini ha più di un motivo per essere soddisfatto. E dispensa un consiglio pure al premier: «Il governo amplifica spesso le differenze tra i partiti, se cominciasse ad amplificare le cose buone fatte sarebbe meglio». Per dire, «è l’unico governo che ha concordato con le Regioni 4 miliardi in più per la Sanità e nessuno lo sa. Basta parlare di liti, serve un segno unitario».
Le elezioni regionali e la questione della Giustizia
Credo che il voto di domenica sia stato importante. Abbiamo corso il rischio che gli emiliano-romagnoli fossero coinvolti dentro ad un referendum sul Governo o addirittura su Matteo Salvini.
Se si pensa che sia stato un referendum, è evidente che Matteo Salvini lo ha perso.
Preferisco dire, però, che siamo riusciti a fare una campagna elettorale ragionando sulla Regione e sul buon governo emiliano-romagnolo che è stato riconosciuto dagli elettori.
Spalanchiamo il PD
"La lezione che viene dall'Emilia-Romagna è una sola: nei momenti di crisi i partiti si devono aprire. Perciò ora Nicola Zingaretti vada avanti con vigore con la riforma e spalanchi le porte del Pd. Convochi una grande assise aperta a tutti, dove discutere in modo libero, su come la politica deve interpretare i grandi cambiamenti della società". Lo afferma l'ex premier Romano Prodi, in due interviste a Repubblica e Corriere della Sera in cui sottolinea la necessità di aprire il partito alla società civile e alle Sardine, che "hanno creato un nuovo clima e hanno riempito le piazze, lasciando alla Lega il ruolo di numero due". "Spero che nessuno pensi che questo successo automaticamente ne produrrà altri", avverte Prodi. La vittoria di Bonaccini e del PD sono la base un rilancio?
I risultati delle elezioni regionali in Emilia Romagna, alla vigilia, tutt’altro che scontati, hanno visto una netta affermazione del presidente uscente Bonaccini e la vittoria del Pd che in quella regione avanza e si conferma primo partito, con una percentuale più che buona.La spallata di Salvini, con tanto di citofonate, alla regione simbolo del Centrosinistra, con possibili ripercussioni sul governo, non è riuscita!
Certo, questo non significa che tutti i problemi per il Pd siano risolti, ma la posta in gioco del risultato di ieri, era sicuramente a livello di sopravvivenza identitaria o meno, almeno così, come l’avevamo conosciuta negli ultimi 25 anni.



