In attesa del Piano di Recovery e Resilience

La città che ricomincia a vivere

Dal terrazzo all'ottavo piano di casa sua, Roberto Vecchioni ha continuato ad osservare “con occhi innamorati” la sua Milano. E ora che anche il capoluogo lombardo sta lentamente ripartendo, tra paure, freni alla movida e interrogativi sul futuro, il professore della musica italiana ha ripercorso per IL e Radio24 il lungo lockdown, le chiusure, il silenzio e non ha dubbi: «Milano non può fare a meno della sua vita sociale, della sua rete di relazioni. Milano è la forza delle sue persone e dovrà andare avanti, seguendo il suo motto di sempre “tiremm innanz'”, andiamo avanti».
Servono risposte ambiziose e più competenze all'Europa

Da Milano un esempio per la Giustizia e la Legalità

Credo che lo spirito dell’iniziativa dei tavoli di “Milano Italia” sia quello di individuare il contributo che Milano può dare rispetto ad alcune questioni.
Farò, quindi, alcune osservazioni.
Il coronavirus è stato un fattore totalmente inedito e ha prodotto molte cose.
Su tutto il tema della Giustizia, che è una materia sensibile, ci siamo trovati a dover fronteggiare l’emergenza e a intervenire da subito con diversi decreti.