Subito un piano regionale per le RSA o in Lombardia sarà un dramma

Sul tema interviene il dem Carlo Borghetti, vice presidente del consiglio regionale:
“A marzo e nei mesi seguenti nelle RSA della Lombardia si è consumato un dramma. Lasciate sole dalla Regione, impreparate a un tale evento, le RSA sono state teatro di un numero impressionante di decessi, i loro ospiti sono le vittime perfette del virus: sono anziani, cronici pluripatologici e vivono in comunità: è qui che bisogna intervenire subito!
Un attacco ai nostri valori e alla nostra libertà

Articolo di Piero Fassino pubblicato da Immagina.
Il terrorismo jihadista di matrice islamica ha colpito ancora. E la Francia, da anni al centro di un’aggressione omicida, deve piangere nuove vittime innocenti.
L’obiettivo dei terroristi è scavare un solco incolmabile di odio tra culture, civiltà, religioni rappresentando l’Occidente come il nemico dell’Islam e suscitando sentimenti di rancore, intolleranza e rifiuto nelle ampie comunità di cittadini di fede islamica che risiedono e vivono in Occidente. Ce lo conferma il fatto che gli attentati siano compiuti non da terroristi provenienti da Oriente, bensì da cittadini di religione islamica da anni residenti - e spesso nati e cresciuti - in Europa.
Il terrorismo jihadista di matrice islamica ha colpito ancora. E la Francia, da anni al centro di un’aggressione omicida, deve piangere nuove vittime innocenti.
L’obiettivo dei terroristi è scavare un solco incolmabile di odio tra culture, civiltà, religioni rappresentando l’Occidente come il nemico dell’Islam e suscitando sentimenti di rancore, intolleranza e rifiuto nelle ampie comunità di cittadini di fede islamica che risiedono e vivono in Occidente. Ce lo conferma il fatto che gli attentati siano compiuti non da terroristi provenienti da Oriente, bensì da cittadini di religione islamica da anni residenti - e spesso nati e cresciuti - in Europa.
Censi co-presidente di ARLEM

Oggi sono stata nominata co-presidente della commissione per lo sviluppo sostenibile dell'Assemblea regionale e locale euromediterranea (ARLEM).
Adesso più che mai, è necessario rafforzare la conoscenza reciproca, la cooperazione e il dialogo per giungere all’elaborazione di un’agenda politica condivisa tra tutti i Paesi che si affacciano sulle tre sponde del mediterraneo. Elaborare e sostenere modelli di sviluppo economico sostenibile che pongano al centro le comunità locali, condividere politiche tese a contrastare il cambiamento climatico e l’emergenza COVID19, favorire il multilateralismo, rilanciare i contenuti della Carta di Milano - l'eredità culturale di Expo Milano 2015 sul tema del diritto al cibo - per eliminare la fame entro il 2030 coerentemente con gli obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile promossi dalle #NazioniUnite: queste sono le sfide che ci attendono nei prossimi anni e su cui mi impegnerò.
La fuga degli italiani all’estero

Se si guarda ai numeri del 2019, ovvero alla vigilia di quell’emergenza sanitaria Covid-19 che nei mesi più critici dell’anno successivo ha avuto tra le conseguenze anche la chiusura delle frontiere tra i paesi colpiti, il dato che emerge dalla lettura della XV edizione del “Rapporto italiani nel mondo 2020” della Fondazione Migrantes è che il flusso di italiani che lasciano il paese per andare a vivere e lavorare all’estero non si vuole arrestare. Nel solo 2019 hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali, per solo espatrio, 130.936 connazionali (+2.353 persone rispetto all'anno precedente). Il 55,3% (72.424 in valore assoluto) sono maschi.