Il nostro protagonismo in un tempo nuovo

L’Italia è in buone mani. Il governo Draghi rappresenta una grande scommessa. Il Pd lo sosterrà con impegno e lealtà; con i suoi contenuti programmatici e con i suoi ideali e valori. Draghi è una grande personalità italiana, europea e internazionale. È rispettato nel mondo politico, così come è riconosciuto dalle grandi forze economiche e imprenditoriali di tutto il mondo.
È stato messo a disposizione della Repubblica dal Presidente Mattarella. Che per questo va ringraziato. È stata la risposta, e poi la soluzione, di una crisi improvvisa, non giustificata e che poteva con ogni probabilità trasformarsi in una drammatica avventura.
Siamo soddisfatti del Governo Draghi
Al di là dei Ministri espressione del Partito Democratico, la soddisfazione riguarda tutto il Governo. È un Governo di alto profilo, che può dare risposte importanti al Paese.
Siamo molto soddisfatti. Siamo soddisfatti delle proposte che Draghi ha fatto nelle consultazioni e che ci confermano che questo è un Governo in cui possiamo stare a pieno titolo, convinti di poter trovare i nostri temi: il lavoro, la salute, l’ambiente, una riforma fiscale non fatta di condoni o “pace fiscale”.
È un buon Governo. Credo che ci siano anche conferme importanti; credo che lo siano anche quelle del Ministro Lamorgese e del Ministro Speranza.
La crisi della Henkel a Lomazzo

Nell’incontro avuto questo pomeriggio con i dipendenti e i rappresentanti sindacali ho ribadito come quella di Henkel sia una decisione incomprensibile, una scelta irresponsabile che si manifesta in un settore, quello chimico, da parte di un’azienda che, a differenza di molte altre, non è stata segnata così duramente dalla pandemia. I risultati dell’ultimo anno dello stabilimento Henkel di Lomazzo sono lì a dimostrarlo; per questo la decisione dei vertici della multinazionale tedesca di chiudere, sconcerta ancora di più.
Un atto grave per un’azienda che ha fatto di "Henkel per il sociale" una delle sue parole d’ordine e che da oltre 87 anni opera sul territorio comasco.
Garantire a tutti la salute

Lo sviluppo della pandemia da Coronavirus sta inducendo anche nel nostro Paese a profonde riflessioni sui cambiamenti necessari in tutti i settori delle politiche pubbliche, a partire innanzitutto dal servizio sanitario. La tutela della salute in Italia è materia “concorrente” tra Stato e Regioni, ai sensi della Costituzione, ma proprio questa pandemia ci ha rivelato una volta per tutte che la salute non è cosa circoscrivibile in confini territoriali, e non va più intesa solo come “bene comune”, ma come “bene comune globale”, perché la salute di ciascuno di noi dipende da quella di tutti quelli che vivono intorno a noi, ma oggi dipende persino dalla salute delle comunità più remote del globo, come mai era successo nella storia che sta alle nostre spalle.