Clir: consorzio sull’orlo del fallimento per volontà di una precisa parte politica

“È dal 2016 che il consorzio è passato di fatto sotto il controllo di amministratori di centrodestra, guidati dalla Lega, che, per motivi che oso solo immaginare, hanno deciso piano piano di affossare uno dei servizi che funzionava meglio e costava meno in Lombardia - aggiunge il consigliere Pd -. Adesso partono una complicata rete di rivalse, pignoramenti, atti giudiziari che vedono coinvolto il soggetto privato, cui era stata affidata una parte del servizio, il Clir stesso e i Comuni soci. In ballo c’è mezzo milione di euro che l’uno deve all’altro, in un coacervo di responsabilità e fatture non pagate. Un disastro! Ma che si poteva e si doveva evitare”.
Così la Comunità internazionale può intervenire in Tunisia

Di fronte a crisi così complesse manca uno strumento multilaterale di governance del Mediterraneo. L’Italia è impegnata a mettere in campo tutto ciò che può aiutare un processo di stabilizzazione e di ritorno alla normalità costituzionale. Le proposte del presidente della Commissione Esteri della Camera.
L’Italia guarda con interesse e apprensione a quanto sta accadendo nella vicina Tunisia per le conseguenze che la crisi in corso in quel paese può avere.
La vicenda di Timken Italia

Oggi pomeriggio nel Question Time in commissione Lavoro della Camera ho presentato un’interrogazione urgente sulla vicenda dei licenziamenti alla Timken di Villa Carcina.
Ecco la risposta del Governo:
Come ampiamente introdotto dagli onorevoli interroganti, la Timken Italia Srl, stabilimento italiano con sede a Brescia facente parte della multinazionale americana omonima, leader industriale globale specializzata nella componentistica meccanica nell’ambito del settore dell’automotive, ha annunciato la chiusura dello stabilimento Bresciano e il licenziamento collettivo dei 106 dipendenti.
Come la droga alimenta le mafie

Credo che questo sia un momento importante per il Circolo PD I Cento Passi ma credo che sia anche un momento importante per il PD in generale. La scelta di dedicare un circolo del PD a Peppino Impastato è la scelta di fare della lotta alla mafia una questione centrale e una priorità. È anche la scelta di tenere viva la questione della lotta alla mafia in una fase in cui, su questo tema, l’opinione pubblica è spesso distratta perché le mafie e in particolare la ‘ndrangheta in questi anni hanno fatto la scelta precisa di tenere un basso profilo, di sparare il meno possibile, di non allarmare la popolazione e ci sono riusciti benissimo.