In Myanmar come in Ucraina l'orrore continua
Intervento di Patrizia Toia (video).
In Myanmar come in Ucraina l'orrore continua: arresti, bombardamenti, uccisioni di civili e centinaia di migliaia di profughi.
Non possiamo più accettare un'azione inadeguata dell'Onu e della comunità internazionale, e mi rivolgo all’Unione europea e a tutta la Commissione affinché vengano prese iniziative forti come il riconoscimento del governo di Unità nazionale, l’apertura di corridoi umanitari e l’embargo delle armi.
L’Europa non può lasciare da solo un paese che con Aung San Suu Kyi è divenuto un simbolo per la democrazia e la libertà.
In Myanmar come in Ucraina l'orrore continua: arresti, bombardamenti, uccisioni di civili e centinaia di migliaia di profughi.
Non possiamo più accettare un'azione inadeguata dell'Onu e della comunità internazionale, e mi rivolgo all’Unione europea e a tutta la Commissione affinché vengano prese iniziative forti come il riconoscimento del governo di Unità nazionale, l’apertura di corridoi umanitari e l’embargo delle armi.
L’Europa non può lasciare da solo un paese che con Aung San Suu Kyi è divenuto un simbolo per la democrazia e la libertà.