Sul lavoro è cambiato tutto
Milano ha appena siglato un nuovo Patto sul lavoro tra Comune, sindacati e imprese perché "è cambiato tutto. In Italia e nel mondo. Da una recente indagine di Swg risulta che meno di un terzo degli italiani desidera il posto fisso. Il 62% pensa che in futuro si cambierà spesso azienda". Si parla "della totalità della popolazione italiana. È una rivoluzione epocale, a cui il mercato del lavoro deve venire incontro, non solo con la domanda, ma con l'offerta" dice il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala in un'intervista al 'Corriere della Sera'.
I lavori al Parlamento europeo
Articolo di Patrizia Toia (video).
La settimana è stata soprattutto dedicata ai lavori preparatori della prossima sessione plenaria di Strasburgo che vedrà la presenza del Presidente Mario Draghi in aula il 3 maggio. Evento di notevole importanza, per il ruolo che il nostro paese sta giocando e potrà giocare anche in futuro in Europa.
Lunedì, inizio settimana, è stata l’Europa a “trasferirsi” in Lombardia. Mariya Gabriel, Commissaria Europea per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha infatti presenziato all’apertura dell’anno accademico a Brescia, dove anche io ero presente.
La settimana è stata soprattutto dedicata ai lavori preparatori della prossima sessione plenaria di Strasburgo che vedrà la presenza del Presidente Mario Draghi in aula il 3 maggio. Evento di notevole importanza, per il ruolo che il nostro paese sta giocando e potrà giocare anche in futuro in Europa.
Lunedì, inizio settimana, è stata l’Europa a “trasferirsi” in Lombardia. Mariya Gabriel, Commissaria Europea per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha infatti presenziato all’apertura dell’anno accademico a Brescia, dove anche io ero presente.
L’industria delle armi non vuole la pace
"Questa è la vittoria delle industrie delle armi, sono i più grandi vincitori. Loro non vogliono la pace, vivono delle guerre. E noi stiamo tradendo la nostra Costituzione". Lo dice, in un'intervista a La Stampa, Don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera, religioso, pacifista, da una vita accanto agli ultimi della terra, in merito alla decisione dell'Italia di spedire l'artiglieria in Ucraina. Don Ciotti, anche lei equidistante? "Non si può essere neutrali, la Russia è l'oppressore e gli ucraini sono un popolo oppresso. Possiamo dare una mano e aiutare i partigiani, gli uomini e le donne che lottano come abbiamo lottato noi per la nostra libertà". Sul come aiutarli senza dar loro le armi Don Ciotti sottolinea: "Mi piacerebbe che l'Europa e le Nazioni Unite tentassero altre strade, insistendo con una mediazione. Dov'è questa Europa? Sono passati due mesi e Putin ha già distrutto città intere".
L'accoglienza diffusa è senza risorse
Intervista di Avvenire a Luciano Gualzetti, direttore di Caritas ambrosiana
Gli appartamenti per i profughi ucraini? «Ci sono, ma restano inutilizzati». L’accoglienza diffusa? «Senza risorse, rischia di rimanere una parola vuota». L’emergenza umanitaria, secondo il direttore di Caritas ambrosiana, Luciano Gualzetti, è una questione di numeri e di volontà politica. I numeri dimostrano che la solidarietà verso chi è in fuga dalla guerra è tanta, ma va governata bene, al di là dei proclami e dell’avvio farraginoso della macchina organizzativa. E la realtà resta il punto di vista migliore per organizzare una strategia efficace anche dal punto di vista del consenso.
Gli appartamenti per i profughi ucraini? «Ci sono, ma restano inutilizzati». L’accoglienza diffusa? «Senza risorse, rischia di rimanere una parola vuota». L’emergenza umanitaria, secondo il direttore di Caritas ambrosiana, Luciano Gualzetti, è una questione di numeri e di volontà politica. I numeri dimostrano che la solidarietà verso chi è in fuga dalla guerra è tanta, ma va governata bene, al di là dei proclami e dell’avvio farraginoso della macchina organizzativa. E la realtà resta il punto di vista migliore per organizzare una strategia efficace anche dal punto di vista del consenso.