Migliorare la vita nelle carceri
Articolo di Franco Mirabelli pubblicato da Gente in Movimento.
Il carcere ha bisogno di cambiamenti molto significativi nelle strutture e in tante delle sue modalità.
In questa fase non è sufficiente una gestione ordinaria. In particolare, c’è bisogno di tenere presenti i principi costituzionali, mettendo al centro gli obiettivi di rieducazione e reinserimento in società per chi deve espiare la pena.
Dobbiamo chiudere definitivamente la fase in cui, nel nostro dibattito sul carcere e sulle pene, hanno avuto la cittadinanza frasi come quelle per cui bisogna buttare via le chiavi delle celle di chi finisce in carcere.
Il carcere ha bisogno di cambiamenti molto significativi nelle strutture e in tante delle sue modalità.
In questa fase non è sufficiente una gestione ordinaria. In particolare, c’è bisogno di tenere presenti i principi costituzionali, mettendo al centro gli obiettivi di rieducazione e reinserimento in società per chi deve espiare la pena.
Dobbiamo chiudere definitivamente la fase in cui, nel nostro dibattito sul carcere e sulle pene, hanno avuto la cittadinanza frasi come quelle per cui bisogna buttare via le chiavi delle celle di chi finisce in carcere.
Amministrative: dal PD uno sguardo di genere
Intervento di Chiara Braga (video).
Dal Partito Democratico c'è una forte investitura sul valore aggiunto che le nostre candidate nei Comuni capoluogo come anche nelle realtà più piccole che andranno al voto il prossimo 12 giugno possono portare nel governo delle città.
Uno sguardo di genere, che ovviamente significa anche la possibilità di incidere in ruoli di responsabilità, di guida delle comunità, portando un’espressione che valorizzi le tante diversità presenti sui territori e nelle città. Dalla conferenza stampa di presentazione delle candidate alla guida dei Comuni capoluogo alle prossime elezioni amministrative di oggi a Roma al Nazareno è emerso proprio questo.
Dal Partito Democratico c'è una forte investitura sul valore aggiunto che le nostre candidate nei Comuni capoluogo come anche nelle realtà più piccole che andranno al voto il prossimo 12 giugno possono portare nel governo delle città.
Uno sguardo di genere, che ovviamente significa anche la possibilità di incidere in ruoli di responsabilità, di guida delle comunità, portando un’espressione che valorizzi le tante diversità presenti sui territori e nelle città. Dalla conferenza stampa di presentazione delle candidate alla guida dei Comuni capoluogo alle prossime elezioni amministrative di oggi a Roma al Nazareno è emerso proprio questo.
Nell’agenda dell’Ocse è necessario lo sguardo sull’Africa
Articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore
Con le consultazioni delle parti sociali, imprenditori e sindacati, ha preso avvio ieri a Roma presso la Confindustria la preparazione dell’annuale riunione ministeriale dell’Ocse che quest’anno sarà presieduta dall’Italia e dedicata al tema Il Futuro che vogliamo: politiche migliori per la prossima generazione e una transizione sostenibile.
Un altro traguardo per l’Italia che, con la presidenza del Consiglio ministeriale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, guiderà la riflessione delle 38 maggiori economie di mercato sulle principali sfide globali.
Con le consultazioni delle parti sociali, imprenditori e sindacati, ha preso avvio ieri a Roma presso la Confindustria la preparazione dell’annuale riunione ministeriale dell’Ocse che quest’anno sarà presieduta dall’Italia e dedicata al tema Il Futuro che vogliamo: politiche migliori per la prossima generazione e una transizione sostenibile.
Un altro traguardo per l’Italia che, con la presidenza del Consiglio ministeriale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, guiderà la riflessione delle 38 maggiori economie di mercato sulle principali sfide globali.
Protocollo per favorire l’autonomia economica delle donne vittime di violenza
Articolo pubblicato da La Stampa
Formazione e inserimento lavorativo. Sono questi i due pilastri del protocollo, firmato oggi a Milano, per favorire l'indipendenza economica e l'autonomia delle donne vittime di violenza. Come riuscire a mantenere i propri figli da sole è spesso uno dei grossi ostacoli che le mantengono infatti «legate» a chi invece fa loro del male.
Solo a Milano, nel 2021, i Centri e le Case rifugio della Rete antiviolenza hanno accolto oltre 1800 donne. Sono proprio queste realtà di supporto del terzo settore che hanno firmato il Protocollo e hanno contribuito alla creazione di un Tavolo lavoro e violenza di genere: un luogo di confronto, dibattito e condivisione, che sarà coordinato dal Comune di Milano, e dove si siederanno anche gli enti che a vario titolo si occupano di lavoro.
Formazione e inserimento lavorativo. Sono questi i due pilastri del protocollo, firmato oggi a Milano, per favorire l'indipendenza economica e l'autonomia delle donne vittime di violenza. Come riuscire a mantenere i propri figli da sole è spesso uno dei grossi ostacoli che le mantengono infatti «legate» a chi invece fa loro del male.
Solo a Milano, nel 2021, i Centri e le Case rifugio della Rete antiviolenza hanno accolto oltre 1800 donne. Sono proprio queste realtà di supporto del terzo settore che hanno firmato il Protocollo e hanno contribuito alla creazione di un Tavolo lavoro e violenza di genere: un luogo di confronto, dibattito e condivisione, che sarà coordinato dal Comune di Milano, e dove si siederanno anche gli enti che a vario titolo si occupano di lavoro.