Cento anni fa la nascita del Partito Comunista d’Italia
Intervento di Alessandro Del Corno.
Dal punto di vista storico il PCI, evoluto dalla nascita a Livorno del Partito Comunista d’Italia nel 1921, fu sempre una forza politica importante nei vari passaggi della vita del nostro Paese.
Forza politica importante soprattutto nella lotta resistenziale e nella scrittura della Costituzione (la piccola Yalta) nella consapevolezza che essa, se si esclude il governo nelle Regioni e nelle autonomie locali, non fu mai riformista, ma semmai di responsabilità nazionale, (il Partito nuovo di Togliatti) connotandone la sua specificità italiana, seppur in un legame dinamico, ma pur sempre fraterno con il Partito Comunista Sovietico, considerato sempre riferimento imprescindibile per l’esistenza del comunismo internazionale.
Dal punto di vista storico il PCI, evoluto dalla nascita a Livorno del Partito Comunista d’Italia nel 1921, fu sempre una forza politica importante nei vari passaggi della vita del nostro Paese.
Forza politica importante soprattutto nella lotta resistenziale e nella scrittura della Costituzione (la piccola Yalta) nella consapevolezza che essa, se si esclude il governo nelle Regioni e nelle autonomie locali, non fu mai riformista, ma semmai di responsabilità nazionale, (il Partito nuovo di Togliatti) connotandone la sua specificità italiana, seppur in un legame dinamico, ma pur sempre fraterno con il Partito Comunista Sovietico, considerato sempre riferimento imprescindibile per l’esistenza del comunismo internazionale.
Cresce l'alleanza pro Beppe Sala
Intervista di Repubblica a Silvia Roggiani, Segretaria del PD Milano Metropolitano: file pdf»
La città che sta arrivando
Intervista di Vanity Fair a Giuseppe Sala, Sindaco di Milano: file pdf»
Avanti anche senza 161 sì
Intervista a Franco Mirabelli di Affaritaliani.
"Assolutamente sì". Con queste parole il vice-capogruppo al Senato del Partito Democratico Franco Mirabelli risponde alla domanda di Affaritaliani.it se il governo Conte potrà andare avanti anche se oggi a Palazzo Madama non ci saranno 161 voti a favore della fiducia, ovvero la maggioranza assoluta dei componenti dell'Aula. Ma così ci saranno problemi nelle commissioni... "Vedremo... Il presidente del Consiglio ha già detto che riconvocheremo i tavoli della maggioranza verificando se ci saranno altre forze disponibili per un patto di legislatura. Avremo le condizioni per dare un assetto alla maggioranza che consenta non solo di avere chiari gli obiettivi ma anche gli strumenti per governare in Parlamento", spiega il vice-presidente dei senatori Dem.
"Assolutamente sì". Con queste parole il vice-capogruppo al Senato del Partito Democratico Franco Mirabelli risponde alla domanda di Affaritaliani.it se il governo Conte potrà andare avanti anche se oggi a Palazzo Madama non ci saranno 161 voti a favore della fiducia, ovvero la maggioranza assoluta dei componenti dell'Aula. Ma così ci saranno problemi nelle commissioni... "Vedremo... Il presidente del Consiglio ha già detto che riconvocheremo i tavoli della maggioranza verificando se ci saranno altre forze disponibili per un patto di legislatura. Avremo le condizioni per dare un assetto alla maggioranza che consenta non solo di avere chiari gli obiettivi ma anche gli strumenti per governare in Parlamento", spiega il vice-presidente dei senatori Dem.