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Un secolo fa nasceva il Pci

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiArticolo di Lorenzo Gaiani pubblicato dal giornale delle Acli.

La storia del Partito Comunista Italiano, dalla sua fondazione, avvenuta a Livorno il 21 gennaio 1921 quando una minoranza di delegati al XVIII Congresso del PSI lasciò tumultuosamente il Teatro Goldoni per riunirsi al Teatro San Marco, dove nacque ufficialmente il nuovo Partito, fino al suo scioglimento, esattamente settant’anni dopo a Rimini, è strettamente connessa alla vicenda politica dell’Unione Sovietica e da essa largamente determinata.
Infatti, come ebbe a rilevare Massimo D’Alema nei dibattiti spesso feroci che portarono alla cosiddetta “svolta” di fine anni Ottanta, non fu il Manifesto di Marx ed Engels a determinare la nascita del PCI.
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Via alla campagna di ascolto delle parti sociali

Scritto da Nicola Zingaretti.

Nicola Zingaretti"Il Recovery Plan è stato al centro del lavoro svolto dal Partito Democratico in queste settimane, per migliorare e rafforzare l'impianto iniziale del Piano nazionale di rilancio e resilienza. Molte delle proposte avanzate dal Pd hanno trovato spazio nel Piano licenziato dal Consiglio dei Ministri e che ora inizia il suo percorso in Parlamento. Più risorse sugli investimenti in settori strategici e innovativi e meno sugli incentivi, trasversalità delle misure per ridurre le disuguaglianze di genere, territoriali e a favore dei giovani, un forte investimento sulle infrastrutture sociali, sulla sanità territoriale, sulle politiche di formazione e sugli asili nido. La crisi politica aperta da Iv non interrompe in nessun modo il lavoro del Partito Democratico sulle priorità del Paese e tra queste c'è assolutamente il Recovery Plan". Lo si legge in una nota del Pd.
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Basta giocare con le parole

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiIntervento di Carlo Borghetti.

“Noi non abbiamo mai sbagliato a dare i nostri dati, non li abbiamo mai rettificati”, dice Fontana.
Ma è un gioco di parole sulla pelle dei lombardi: il 22 gennaio la Regione Lombardia ha mandato a Roma nuovi dati che hanno portato al ricalcolo del Rt e all’uscita dalla zona rossa perchè i dati mandati dalla Regione stessa prima del 17 gennaio erano altri.
Poco importa disquisire se fossero “dati errati” o “dati incompleti” o “dati da integrare”: Roma non ha cambiato nessun algoritmo di calcolo, quindi se la Regione Lombardia avesse mandato subito a Roma i dati che ha tardivamente mandato il 22 gennaio, non sarebbe scattata nessuna zona rossa.
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Gli italiani sono diventati peggiori

Scritto da Giuseppe De Rita.

Giuseppe De Rita''Già nel rapporto Censis di dicembre veniva fuori che l'opinione sotterranea di molti italiani è 'meglio sudditi che morti'. In nome della paura stiamo accettando vincoli e modi di comportamento che inibiscono la nostra vitalità e la ricerca di obiettivi comuni. Assistiamo così a un rannicchiarsi degli italiani entro se stessi, nel proprio egoismo, da cui derivano processi, se non di degrado, almeno di regressione psicologica collettiva''. Lo sottolinea Giuseppe De Rita, presidente del Censis, in un'intervista a 'Libero'. ''Ciò riguarda soprattutto la condizione di vivere quasi da popolo internato -aggiunge Giuseppe De Rita-. Quando parliamo di internamento, pensiamo a un carcere, un manicomio, un convento di clausura. In tutti questi casi il meccanismo interno è l'infantilizzazione. Cioè si trattano le persone come bambini, dicendo loro: questa cosa non la puoi fare, questa cosa non la puoi mettere, ti devi lavare bene.