Articolo di Alessandro Del Corno.
Il magistrato Alfonso Sabella giustamente ricordava che, grazie ai collaboratori di giustizia, fu sequestrato e smantellato dopo la metà degli novanta, un vero e proprio arsenale da guerra alla mafia corleonese, costituito da decine e decine lancia missili, da un numero impressionante di granate, da più di 400 fucili d’ assalto automatici ed una quantità enorme di tritolo.
Insomma un potenziale devastante, in grado tranquillamente e su scala ancora più ampia, di proseguire la guerra allo Stato e che era già costata tanti morti innocenti.
Che dire»