Stampa

Chiudiamo gli OPG

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De Biasi
Articolo pubblicato da RollingStone.
Memore dei miei trascorsi teatrali ho affrontato la mia “prima” da Presidente in qualità di relatrice di un decreto assai complicato e dibattuto.
Nella prima parte si parla della proroga della chiusura degli OPG, Ospedali psichiatrici giudiziari, i cosiddetti manicomi criminali, per i quali l’Europa ha dichiarato l’Italia un Paese a rischio di reato di tortura, fate un po’ voi.
Sono luoghi per lo più disumani, ma per chiuderli occorre che le Regioni aprano luoghi alternativi, e i progetti pervenuti non sono tanti. Entro un anno la civiltà dovrà vincere e gli OPG verranno finalmente chiusi.
Il secondo argomento riguarda la vicenda delle cure attraverso un certo tipo di cellule staminali, quelle dette mesenchimali, predisposte cioè a formare tessuto osseo. La Stamina Onlus usa questa tecnica nell’ambito di un ospedale pubblico della Lombardia (Brescia), ma non si conosce la composizione del prodotto usato. Si sa solo che sia gli Usa sia l’Europa hanno negato il brevetto per mancanza di dati. Ci sono famiglie in pena, che sperano che il suddetto metodo possa far migliorare, se non addirittura guarire i propri figli, prevalentemente bambini affetti da malattie degenerative, che cioè peggiorano fino alla morte.
Abbiamo scelto la via di maggiore buon senso: il metodo di Stamina Onlus è considerato un farmaco, e dunque sottoposto al controllo dell’Agenzia Nazionale del farmaco e dell’Istituto Superiore di Sanità; si avvia una sperimentazione del medicinale per 18 mesi e si controlla ogni sei mesi la variazione di stato dei pazienti, per verificare se ci sono miglioramenti; la sperimentazione viene finanziata e chi la sta già facendo può continuare.
Il punto è questo: una cura per essere valida non deve essere dannosa, dev’essere verificabile, scientificamente validata: questo per senso di responsabilità, in primo luogo verso il paziente stesso. E poi verso la Sanità pubblica, che non deve sborsare inutilmente e per terapie eventualmente dannose. Responsabilità deve esserci anche nei confronti della ricerca scientifica, che non può essere confusa con pratiche altre, e, infine, verso le famiglie dei malati, a cui si deve dare speranza, e non somministrare illusioni.
Mi sono appassionata al tema, ho lavorato duro e sono felice che il voto sul decreto sia stato pressoché unanime. Fare la Presidente é un mestiere interessante, che diventerà ancora più bello quando, finalmente, il mio ufficio avrà un aspetto umano come la materia di cui trattiamo. Per la cronaca: finora ho ottenuto l’installazione di un computer e di una lampada che illumina a dovere, visto che le finestre sono a tre metri da terra e il lampadario è un macabro, fioco candelabro in ottone. Messi quadri alle pareti, non male. Sostituite orribili sedie di pelle trapuntata con risvolto sullo schienale. Estromesse dalla stanza due enormi poltrone, comode ma ingombranti.
Vaga promessa di lavaggio tende e bandiere italiana ed europea, attualmente polverose. Ed ecco compiuta la metafora: dobbiamo togliere la polvere dalle nostre istituzioni. Siamo lì per anche questo. Anche…
Pin It