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Sulla mancata proroga al blocco degli sfratti

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliDopo l'approvazione definitiva del decreto milleproroghe credo sia utile fare il punto su ciò che ha prodotto la nostra iniziativa politica dopo la scelta di non prolungare ulteriormente il blocco degli sfratti.
Intanto va ricordato che il blocco degli sfratti che si rinnovava dal 2007 e riguardava ormai alcune migliaia di famiglie sfrattate per finita locazione e in condizioni di indigenza, con bassi redditi e o anziani o con familiari affetti da disabilità.
La scelta di non prorogare, l'abbiamo detto da subito, può essere una scelta non solo accettabile, ma addirittura giusta a due condizioni: che si ponga fine ad una fase lunga in cui né i proprietari, né gli inquilini non hanno certezze sul proprio futuro e che, riconoscendo le ragioni che negli ultimi anni avevano motivato le diverse proroghe degli sfratti, garantisca il passaggio da casa a casa delle famiglie interessate, evitando che ci siano persone che vengano messi in mezzo a una strada.
Su questo abbiamo lavorato in queste settimane, a partire dalla convocazione del Ministro Lupi alla Commissione Ambiente e Territorio del Senato, fino alla presentazione di alcuni emendamenti al decreto milleproroghe alla Camera dei Deputati. Oggi, a cose fatte, possiamo dire che il risultato è stato raggiunto e che nessuna di quelle famiglie verrà sfrattata senza avere un’alternativa.
Per garantire ciò il Governo ha subito anticipato 25 milioni di euro a Regioni e Comuni per poter dare, nelle forme che riterranno più opportune (sistemando alloggi pubblici inutilizzati, facendo convenzioni con cooperative di abitazione o cooperative sociali, alimentando un fondo che garantisca chi affitta rispetto al pagamento del canone) una abitazione stabile a quelle famiglie. Oltre a ciò, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato la chiara indicazione ai Prefetti di non consentire l'esecuzione degli sfratti per quelle famiglie e, grazie ad un emendamento approvato alla Camera dei Deputati, si dà la possibilità ai giudici di sospendere gli sfratti esplicitamente per consentire il passaggio da casa a casa.
Con questi provvedimenti abbiamo realizzato le due condizioni necessarie che ci eravamo dati come obbiettivo per poter far sì che la mancata proroga del blocco degli sfratti non si trasformasse in una penalizzazione per famiglie già in difficoltà né in una nuova emergenza sociale.
Restano aperte due questioni da verificare nel prossimo futuro. La prima riguarda la necessità di consentire a queste famiglie di chiedere al giudice la sospensione dello sfratto fino al passaggio da casa a casa senza dover sostenere le spese legali ordinarie. Su questo punto, l'Ordine del Giorno presentato in Senato con questa finalità non si è potuto votare perché la scelta di mettere la fiducia sul decreto ne ha impedito la discussione; si tratterà ora di chiedere un rapido provvedimento governativo in tal senso.
La seconda questione riguarda la necessità di monitorare l'evoluzione della situazione per garantire il rispetto del principio del passaggio da casa a casa ma anche che ciò avvenga in tempi rapidi e su questo sarà il Parlamento a dover vigilare.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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