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Presidente della Commissione Sanità!

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiArticolo di Emilia De Biasi per RollingStone.
La politica riserva sorprese e cambiamenti inattesi. Ed eccomi perciò nella nuova veste di Presidente della Commissione Sanità del Senato!
Che è come vivere in un perenne frullatore, fra telefonate, richieste di incontri, riunioni, e chi più ne ha più ne metta.
Un grande onore e un onere pazzesco: la salute è un diritto universale e fondamentale, e la sanità nel nostro Paese è assai diversa da regione a regione, e poi si tratta di valorizzare la sanità pubblica, e conciliare diritti e bilancio dello Stato…insomma un mega lavoro!
Sono stata eletta da meno di una settimana e già sono piena di cose da fare, e da pensare. La Commissione è composta da senatori e senatrici di tutti i gruppi presenti al Senato e da un Ufficio di Presidenza eletto contestualmente al Presidente, il tutto a voto segreto. Con me ci sono due vicepresidenti, una del Pdl e uno di M5S, e da due segretari di presidenza, del Pd e del M5S. Dunque si parte, alla buon’ora! Abbiamo un governo, vi ho già scritto in merito, una Ministra della Sanità, una Commissione parlamentare. E tante, tante grane da affrontare. Sono positiva, ma anche lievemente insonne… E la cultura, l’informazione, l’editoria, direte voi? L’hai lasciata così, senza battere ciglio? Veramente ho fatto una notte in bianco prima di decidere se accettare il nuovo incarico. Poi mi sono detta che nella vita di un politico son cose che succedono e, infine, penso che un grande amore non si abbandona mai! Perciò non vi lascio, amici miei. Anche se ci vedremo un po’ meno e con minore continuità, ma ci sono, accidenti!
Il cambiamento rigenera, come sa il Pd che ha eletto Guglielmo Epifani nuovo segretario che ha, fra gli altri, il compito di definire il percorso per il Congresso, che ci sará in autunno. Nel frattempo il Governo Letta muoverà i primi passi, a partire, mi auguro, dalla definizione della nuova legge elettorale. Niente storie, stavolta è l’ultima chiamata per i partiti. Sabato scorso sono stata all’Assemblea Nazionale del Pd, una giornalista mi ha fatto una lunga intervista televisiva, alla fine della quale mi ha chiesto nome, cognome etc. Quando ha saputo che ero la Presidente della Sanità Senato ha cambiato il tono e l’atteggiamento. Non ho potuto fare a meno di dirle: “Cara signora, ha giudicato dal mio aspetto e pensava che fossi la mitica casalinga di Voghera, e invece…”. E invece se smettessimo di decidere in base all’aspetto, pessimo retaggio delle tv nell’era berlusconiana, e ci concentrassimo tutti un po’ di più sui contenuti forse anche la politica starebbe meno sui nomi e parlerebbe di cose sode, fra le quali non annoverare più glutei, cosce e seni.
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