Stampa

Le società sportive pagheranno per la sicurezza stadi

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoE' stato approvato in commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il decreto del governo che obbliga le società sportive a contribuire alle spese per le ore di lavoro straordinario degli agenti di polizia per la sicurezza negli stadi.
Videointervista ad Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza della segreteria nazionale Pd e capogruppo in commissione Affari costituzionali a Montecitorio» 

Anche le società sportive contribuiranno alle spese per la sicurezza negli stadi: lo stabilisce il nostro emendamento, approvato alla unanimità in Commissione Affari Costituzionali alla Camera, al decreto del governo. E` un risultato di grande importanza, un cambio di rotta nella partita più difficile, quella dell`ordine pubblico durante gli incontri di calcio. Naturalmente il contributo sussidiario delle società è destinato a coprire sole le spese per le ore di lavoro straordinario degli agenti ed è stabilito nella misura variabile tra l`1 e il 3% degli incassi. Siamo soddisfatti di questo risultato e, più in generale, del contenuto complessivo del decreto del governo che struttura nuovi strumenti operativi e di legge per garantire una maggiore sicurezza negli stadi e prevenire nuovi episodi di violenza.

Dichiarazione del responsabile Sicurezza del Pd Emanuele Fiano al termine della riunione della segreteria»
Commento di Matteo Renzi»

Decreto stadi, Fiano (Pd): «Le società pagheranno per le spese di polizia»
Intervista di Giordano Giusti al responsabile sicurezza della segreteria nazionale del Partito Democratico e capogruppo in commissione Affari costituzionali.
Approda oggi alla Camera il decreto legge sugli stadi con il tanto discusso emendamento che obbliga le società di calcio a destinare dall’1 al 3% degli introiti complessivi derivanti dalla vendita dei biglietti al pagamento degli straordinari delle forze dell’ordine. Ieri su Twitter è arrivato il pieno appoggio del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, oggi il voto dell’Aula.
Onorevole Fiano, è confermato il prelievo sui ricavi da botteghino per il pagamento degli straordinari delle forze di polizia?
Sì, e oggi ne discuteremo in aula. Grazie alle misure presenti nel decreto come il daspo di otto anni, l’inasprimento delle pene per la frode sportiva e l’applicazione di norme antimafia per gli ultrà contiamo di rendere più efficace l’azione preventiva e conseguentemente di abbattere i 25 milioni – dato dello scorso anno – necessari alle forze delle ordine impegnati negli stadi.
Siete preoccupati dall’alzata di scudi della Figc capitanata da Tavecchio e dei presidenti dei club?
No, non credo che il legislatore debba preoccuparsi di coloro che non vogliono applicare le regole. E’ normale discutere quando viene inserito un nuovo onere: d’altra parte il dottor Tavecchio ha chiesto un confronto che già c’è stato, avendo partecipato alla prima audizione in commissione due settimane fa; abbiamo poi avuto anche un colloquio con il presidente della Lega di A Maurizio Beretta.
Non è troppo ampia la forbice tra i 25 milioni – costo di straordinari e indennità delle forze dell’ordine impegnate negli stadi – e i circa 6 milioni che si possono ricavare tassando del 3% i ricavi da botteghino (totale 190 milioni)?
I soldi che andremo ad incassare sono di più perché i nostri calcoli comprendono anche gli incassi dai match europei e superano i 190 milioni a cui lei fa riferimento. È chiaro che poi sulle modalità si può discutere, l’importante è raggiungere l’obiettivo. Oggi discuteremo anche di altre proposte: resta in piedi la possibilità di intervenire sugli incassi complessivi delle società, così come ulteriori soluzioni. Sul tema c’è una maggioranza trasversale che si confronterà alla Camera e poi al Senato quando arriverà il provvedimento.
Realisticamente contate di portare a casa almeno una quindicina di milioni?
Non facciamo cifre. Oggi noi inseriamo un principio sussidiario: non chiamatelo prelievo, si tratta di un contributo.
Nel decreto c’è anche l’autorizzazione all’uso sperimentale del taser da parte delle forze dell’ordine. Alcuni esperti avvertono sui possibili rischi per la salute di questa nuova ‘arma’.
In commissione abbiamo chiesto di riformulare l’emendamento di Forza Italia: nel testo che arriva oggi alla Camera abbiamo inserito la necessità di un nulla osta del Ministero della Salute. Riteniamo sia necessario un criterio scientifico per regolamentarne l’utilizzo.

Pin It