Cerba, Istituto Tumori, Besta e Nerviano
Commento di Sara Valmaggi e Carlo Borghetti alle dichiarazioni del consigliere Fabio Rizzi (presidente Commissione Sanità) al Corriere della Sera.
Sentire parlare di programmazione dell’offerta sanitaria non può che renderci felici. Da anni abbiamo denunciato il fatto che senza una vera programmazione dell’offerta si rischia di fare solo l’interesse di pochi.
Ma il destino del Cerba, dell’Istituto tumori, del Besta e di Nerviano non può essere dettato dalle dichiarazioni alla stampa. Sul progetto Città della salute sono in ballo investimenti pubblici, anche di livello nazionale, accordi di programma fra enti locali, il destino e il futuro della cura e della ricerca medica di due grandi strutture pubbliche come il Besta e l’Istituto dei tumori; sul progetto di Nerviano sono a rischio anche posti di lavoro, oltre che importanti progetti in campo oncologico. Per questo auspichiamo che qualsiasi decisione in merito veda coinvolto l’organismo che ha il compito della programmazione per legge, il Consiglio regionale. In passato, troppo spesso il Consiglio è stato escluso dalle decisioni, ora non deve più essere così. Ma non solo. Le decisioni in questione devono maturare in un contesto di area metropolitana, con il coinvolgimento diretto degli enti locali interessati, il Comune di Milano e quello di Sesto San Giovanni, che ha siglato con la Regione un protocollo d’intesa e che, come è noto, ha già chiesto una interlocuzione diretta con il nuovo presidente di Regione Lombardia, Maroni.