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Dare futuro allo stabilimento GE di Sesto

Scritto da Franco Mirabelli.

Patrizia Toia
Intervento alla manifestazione dei lavoratori GE dello stabilimento ex Alstom di Sesto San Giovanni (video).

Credo che sia importante l’appello che è stato fatto qui da noi rappresentanti istituzionali, dai cittadini, dai lavoratori a tenere duro, a fare questa battaglia fino in fondo, uniti.
Garantendo l’unità dei lavoratori, l’unità delle forze politiche e sindacale, insieme ai cittadini, si può ottenere un risultato.
Penso che questa dei lavoratori dell’ex Alstom sia una battaglia molto importante per loro, per la difesa dei loro posti di lavoro, per le loro famiglie, per garantire loro un futuro.
Credo anche, però, che questa sia una battaglia importante per il Paese, perché qui non è in gioco soltanto il come garantire un futuro ai lavoratori. Noi vogliamo dare un futuro allo stabilimento di Sesto San Giovanni.
Non è un caso che si sta discutendo di questa vicenda al Ministero dello Sviluppo Economico e non al Ministero del Welfare. Il Parlamento e il Governo si sono espressi perché vogliono salvaguardare questo sito produttivo e questo è il lavoro che dobbiamo continuare a fare. Questa scelta negli ultimi anni l’abbiamo fatta anche per altre realtà come Terni, Taranto e molti grandi siti produttivi: si è intervenuti lavorando come Parlamento e come Governo su interi settori come l’acciaio e la siderurgia che sembravano persi, ma che sono fondamentali per il Paese.
L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa e questa è una grande risorsa che dobbiamo salvaguardare, per questo dobbiamo ritornare a investire sull’industria e non dobbiamo perdere ciò che c’è. Questo è l’impegno che abbiamo preso in questi anni, che prendiamo oggi e che dobbiamo prendere ancora da domani. Il Governo su questo sta lavorando e coinvolgeremo di nuovo il Parlamento, come lo avevamo già fatto nei mesi scorsi con delle interrogazioni. Dobbiamo lavorare tutti e tenerci insieme per ottenere quell’obiettivo che garantisce i lavoratori dell’ex Alstom ma che garantisce anche a questo Paese e a questa città di non perdere un pezzo importante di produzione.

Video dell’intervento»

Intervento in Aula sulla vicenda GE di Sesto San Giovanni (video)

Alstom, società che tra le varie cose ha costruito nell’ambito delle centrali di produzione di energia, ha recentemente venduto questa parte della propria produzione a General Electric. In questi giorni, General Electric ha informato le istituzioni e i lavoratori della volontà di chiudere lo stabilimento di Sesto San Giovanni. È chiaro che la chiusura non avviene per una crisi industriale ma per un processo di ristrutturazione che mira a chiudere uno stabilimento e a riutilizzare altrove i brevetti e il know-how che in quello stabilimento sono stati costruiti.
Tenendo conto che General Electric ha ricevuto dallo Stato diversi incentivi per investire in Italia, trovo grave che in questi giorni, dopo quell’annuncio e dopo che il Governo ha aperto un tavolo di trattativa presso il Ministero dello Sviluppo Economico, abbia abbandonato quel tavolo, dimostrandosi indisponibile a qualunque tipo di trattativa.
Il tavolo aperto dal Governo è stato sostenuto con il contributo dei sindaci del territorio e dei sindacati. Il tavolo è stato aperto al Ministero dello Sviluppo Economico proprio perché l’obiettivo non era solo quello di salvaguardare i posti di lavoro ma di salvaguardare l’intero stabilimento di Sesto San Giovanni, con tutto ciò che comporta.
Credo sia giusto che anche dall’Aula del Senato, quindi, arrivi al Governo la richiesta di insistere, di costringere General Electric a ritornare al tavolo delle trattative per salvaguardare gli oltre 200 posti di lavoro di quello stabilimento ma, soprattutto, per salvaguardare uno stabilimento importante per la città di Sesto San Giovanni e per tutto il territorio del Nord Milano.
Sappiamo che il Governo si è impegnato molto in questi anni per salvaguardare il nostro apparato industriale e produttivo e credo che, da questo punto di vista, sia utile e importante continuare in questa direzione per tenere aperto quel tavolo ed è chiaro che un soggetto importante come General Electric, che ha ricevuto significativi incentivi per investire in Italia non è ammissibile che possa fare scelte come quella di chiudere una fabbrica e portare via know-how e brevetti. Soprattutto, non è tollerabile l’atteggiamento di chiusura che ha General Electric. Grave che si siano alzati dal tavolo ma ancora più grave l’aver impedito al Sindaco di Sesto San Giovanni di portare ai lavoratori in agitazione la solidarietà della città.
Chiedo al Governo, quindi, di fronte a questi atteggiamenti sbagliati, di convocare General Electric per chiedere di rispondere di questi comportamenti ed esplicitare la volontà di non lasciare che venga disperso il patrimonio di produzione e lavoro che la General Electric ha rilevato dalla Alstom di Sesto San Giovanni.
Video dell'intervento»»

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