Priebke festeggia, io provo rabbia
"Cosa penso dei nazisti? Furono dei porci bastardi e che, lui non direttamente, ma i suoi commilitoni sono stati corresponsabili di una tragedia che nel caso della mia famiglia e di molte altre famiglie ebraiche e non solo ebraiche in Europa ne portiamo ancora i segni. Guardo la vecchiaia di mio padre, le sue cicatrici, i suoi lapsus, i suoi tic, il suo rapporto ancora con quel campo di sterminio, dal quale lui sostiene di non essere mai uscito, gli atti di quei bastardi criminali nazisti come Erich Priebke
hanno segnato non solo la generazione di mio padre ma anche la generazione dei loro figli".
Lo ha detto Emanuele Fiano, deputato Pd e figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz, ai microfoni di 24 Mattino parlando di Erich Priebke e delle polemiche di questi giorni in merito alle voci di possibili festeggiamenti in onore del centesimo compleanno dell ex ufficiale nazista e criminale di guerra condannato all ergastolo per il massacro delle Fosse Ardeatine.
"Erich Priebke è tra i colpevoli di quella strage terrificante delle Fosse Ardeatine dove dei civili incolpevoli furono lì portati. Provo personalmente rabbia nel pensare che Erik Priebke possa passeggiare tranquillamente o andare a fare la spesa; o posso provare anche rabbia all'idea che venga festeggiato perché so che molte altre famiglie di Roma non potranno mai festeggiare per sua responsabilità".
Lo ha detto Emanuele Fiano, deputato Pd e figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz, ai microfoni di 24 Mattino parlando di Erich Priebke e delle polemiche di questi giorni in merito alle voci di possibili festeggiamenti in onore del centesimo compleanno dell ex ufficiale nazista e criminale di guerra condannato all ergastolo per il massacro delle Fosse Ardeatine.
"Erich Priebke è tra i colpevoli di quella strage terrificante delle Fosse Ardeatine dove dei civili incolpevoli furono lì portati. Provo personalmente rabbia nel pensare che Erik Priebke possa passeggiare tranquillamente o andare a fare la spesa; o posso provare anche rabbia all'idea che venga festeggiato perché so che molte altre famiglie di Roma non potranno mai festeggiare per sua responsabilità".