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Salario Minimo, Mes, covid, voto per fuori sede

Scritto da Silvia Roggiani.

Articolo di Silvia Roggiani.

Salario minimo - E’ stata depositata in parlamento la prima proposta di legge congiunta tra tutte le opposizioni - ad esclusione di Italia Viva - per il salario minimo legale. Una proposta di civiltà che sarebbe giá legge se non fosse caduto il governo Draghi.
Una buona notizia visto che l’Italia è uno dei pochi Paesi Europei a non avere ancora una legge sul salario minimo. Come Partito Democratico continueremo a batterci per l’introduzione di questa norma di civiltà: sotto i 9€ non è lavoro è sfruttamento. Qui un’analisi del panorama europeo e mondiale sul salario minimo

Tfr - Pochi giorni fa la Corte costituzionale si è pronunciata contro la norma che consente il differimento del pagamento del TFR e del TFS dei dipendenti statali. La normativa attuale crea un elemento di oggettiva disparità tra i lavoratori del settore pubblico e quelli del settore privato. Per questo motivo ho presentato al Ministro del Lavoro e al Ministro della Pubblica amministrazione una interrogazione parlamentare. Il governo ha il dovere di chiarire quali iniziative intenda adottare per dare seguito alla sentenza della Corte, al fine di ridurre questa inaccettabile disparità tra lavoratori pubblici e privati.

Covid - Ieri la destra ha votato in Aula l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia. Con un piccolo particolare: la Commissione non potrà occuparsi dell'operato delle Regioni. Ovviamente lo fanno per due motivi: per colpire l’opposizione (ed è indecente che lo facciano utilizzando le istituzioni) e per coprire chi sul Covid ha più responsabilità di tutti come ad esempio Regione Lombardia. Come ha detto l’ex Ministro Speranza in aula, si tratta di una scelta indegna che ridicolizza il nostro Paese. Questo utilizzo spregiudicato delle istituzioni da parte della destra è vergognoso. Qui l’intervento (commovente) in Aula di Roberto Speranza

Mes - Con il voto contrario del Partito Democratico questa settimana la Camera ha approvato la questione sospensiva della maggioranza che blocca per quattro mesi l’esame della ratifica del Mes. La destra sceglie ancora una volta di rimandare e fuggire dalle proprie responsabilità di Governo. Lo fa per evidenti ragioni politiche. Perchè sono divisi al loro interno anche su questo. E così scelgono di scappare, essendo incapaci di assumersi le loro responsabilità. E l'Italia resta l'ultimo paese a non aver ratificato uno strumento così importante.

Voto ai fuori sede - L'iniziativa sul voto dei fuorisede era stata avanzata dalle forze di minoranza con una grandissima spinta del Pd ma, attraverso l'approvazione di un emendamento, la destra ha trasformato la proposta di legge in una legge delega, affidando così al governo il compito di intervenire sulla materia. Il risultato è solo uno: l’allungamento dei tempi di approvazione. La delega inoltre, prevedendo che il voto per i fuorisede sia concesso solo per le elezioni europee e per i referendum, esclude la possibilità di votare alle elezioni politiche e sicuramente non potrà entrare in vigore per le elezioni europee del 2024. In poche parole la destra con un espediente normativo impedisce di fare votare fuori dal comune di residenza alle prossime elezioni europee e impedirà di farlo anche a tutte le prossime elezioni politiche. Tutto il contrario rispetto all’intento originario della proposta e alla necessità di favorire la partecipazione alle competizioni elettorali.

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