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Ritratto di Thomas Paine

Scritto da Rosa Aimoni.

Rosa Aimoni
Articolo pubblicato da Report Online.
È un dovere dell'umanità ricordare le persone che, con la loro tenacia, hanno fatto la storia. È un nostro dovere pensare a coloro che, avendo avuto il coraggio di opporsi alla maggioranza, sono stati capaci di propugnare i principi diventati poi basilari per la nostra civiltà.
Un uomo che meriterebbe di essere ricordato, perché con il suo contributo ha diffuso il progresso morale e civile, è Thomas Paine.
Thomas Paine nacque nel 1737 a Thetford, in Inghilterra, e morì a New York nel 1809.
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L’intellettuale totale

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo Gaiani
Articolo pubblicato da AcliMilano.

Venerdì 19 febbraio si è spento nella sua abitazione in Piazza Castello a Milano Umberto Eco. Bibliofilo di razza, intellettualmente onnivoro, Eco non credette mai che la vita si esaurisse nella parola scritta. Non è necessario condividerne le idee per apprezzare l’importanza del suo lascito.
Non ho mai speso così bene 8500 lire (di allora) come quando comprai “Come si fa una tesi di laurea” di Umberto Eco: era l’inizio del 1993, ero in ritardo con i miei studi e dovevo scrivere e discutere la tesi entro quell’anno.
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Addio Eco, grazie per il coraggio e la franchezza

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiArticolo pubblicato su Lettera 43.

Ma chi l'ha detto che viviamo in un'epoca senza maestri? Ci sono, eccome.
Il solo problema è che muoiono. E ci lasciano soli.
Addio Umberto Eco, ciao Professore, e grazie per tutto quello che mi hai insegnato, senza saperlo, il che è ancora più bello.
Saper ridere con intelligenza, come antidoto alla morte, saper stare nel proprio tempo col distacco dell'ironia, la leggerezza che esiste solo se c'è profondità, e l'amore per la cultura in tutte le sue forme, e in primis per la lettura.
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Il ricordo di Umberto Eco

Scritto da Walter Veltroni.

Umberto Eco
Articolo di Walter Veltroni pubblicato da L'Unità.
"È stato l’intellettuale italiano più capace di portare la profondità del pensiero e del linguaggio nel nuovo tempo, capace di occuparsi criticamente di Mike Bongiorno e di Superman". Per citare il brano di un suo articolo sul Corriere d’Informazione del 1963 ho compiuto un’operazione che a Umberto sarebbe piaciuta. Sono andato, sul mio computer, a consultare l’archivio del Corriere della Sera, meritoriamente messo in rete, qualche settimana fa, dal giornale.
In esso sono comprese tutte le edizioni, di tutti i giorni, dal 1876 a oggi. Un patrimonio immenso, reso universale o quasi, visto che è richiesto un canone di abbonamento simile a quello di Spotify o di Netflix.
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