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Bivio tra cambiamento e palude

Scritto da Matteo Renzi.

Matteo RenziUn discorso di poco più di un’ora, molto incentrato sul grande appuntamento del referendum costituzionale, vero “bivio tra cambiamento e palude”. Matteo Renzi ha chiuso oggi a Catania la Festa nazionale de l’Unità e non ha risparmiato dure stoccate a chi si oppone al Sì con argomenti giudicati falsi e pretestuosi, soprattutto dentro il Partito Democratico: “Questa riforma è iscritta nella storia del Pd, non riduce lo spazio di democrazia, riduce le poltrone e semplifica l’assetto legislativo. Non consentiremo che questo referendum venga trasformato in un congresso. Chi ha i voti si candidi al congresso e provi a vincerlo, io ci sarò”. L’attacco più diretto è rivolto a Massimo D’Alema, uno dei massimi oppositori della riforma. Renzi legge un passaggio del libro ‘Un Paese normale’, scritto anni fa proprio dall’ex premier, sottolineando che quello che scriveva D’Alema è proprio quanto contenuto nella riforma costituzionale. Poi promette: “Dovevo chiarire una volta per tutte questa questione, d’ora parlerò del referendum solo guardando al futuro”.
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Un grande Salone libro unico Milano-Torino

Scritto da Dario Franceschini.

Dario Franceschini "Due piccole fiere in un mercato del libro già fragile? Così rischiamo una colossale figuraccia internazionale. Il solo modo per uscirne è creare un unico grande Salone, da tenersi contemporaneamente a Milano e Torino. E chi dirà di no, senza avanzare proposte alternative, se ne assumerà la responsabilità".
La disfida libraria tra Torino e Milano, arrivata talvolta al paradosso, è arrivata al momento della mediazione e a tentare di portarla avanti ci pensa il ministro Dario Franceschini, che oggi incontra tutti insieme i protagonisti del pasticciaccio: l’associazione degli editori, l’Aie, che ha rotto con la Fondazione torinese per dare vita a una propria fiera a Milano. La Fondazione del Libro che è stata abbandonata dagli editori grandi, ma non dai piccoli e dai medi pronti a dare battaglia. I sindaci delle due città coinvolte, Sala e Appendino. I presidenti delle due Regioni. E naturalmente i titolari dei due ministeri coinvolti, il Mibact e il Miur.
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Basta guerra sul referendum

Scritto da Giorgio Napolitano.

Giorgio Napolitano
Intervista a Giorgio Napolitano pubblicata da Repubblica
"Con quello che succede nel mondo e quello che ha sulle spalle l'Italia, è davvero surreale l'infuriare di una guerra sul referendum costituzionale". L'intervista è appena finita e Giorgio Napolitano che è venuto a trovarci a Repubblica si è già alzato per andare a casa, ma continua a scuotere la testa preoccupato: "Non c'è respiro, non c'è visione ampia, manca lo sguardo lungo e soprattutto scarseggia il senso di responsabilità".
La parola che ha ripetuto di più nell'ora e mezza di colloquio è "guerra", tale è la voglia di bollare come insana la china presa dallo scontro sulla riforma. "Credo si comprenda che mettere (alla cieca) a rischio la continuità e l'azione del governo oggi esponga il Paese a serie incognite in termini di convulsione politica e istituzionale. E la cosa è diventata più grave dopo il referendum britannico, perché molti, e non solo nell'Unione, aspettano di vedere, nonostante i due casi siano clamorosamente diversi, se ci sarà il bis di un rovesciamento di governo in Europa".
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Per Milano fondi e leggi ad hoc

Scritto da Beppe Sala.

Beppe Sala "So che sono di parte, ma è evidente che oggi Milano sta funzionando meglio di Roma". Sulla gestione dei problemi della capitale "non possiamo addossarle tutte le colpe. Diamole del tempo". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parla in un'intervista al Corriere della Sera, della situazione che si vive in Campidoglio e sulle Olimpiadi ribadisce che è "un errore non sfruttare questa occasione, anche se non giudico le ragioni che hanno portato a questa scelta. Ma spero sia chiaro che i regolamenti ci impediscono di sostituirci in corsa con una nostra candidatura". Poi Sala spiega che il Patto per Milano che "firmeremo è diviso in tre macrocapitoli: quello sulla sfida metropolitana di Milano e prevede fra l'altro gli interventi per prolungare le linee metropolitane e per mettere in sicurezza Lambro e Seveso; quello su Milano città internazionale, che comprende anche il piano per ospitare l'Agenzia del farmaco e la creazione di una no tax zone nell`area dell`ex Expo; quello sulle azioni che mettiamo in campo per i milanesi, partendo dalle fasce svantaggiate e dai molti progetti sulle periferie che abbiamo a cuore e che stanno prendendo forma.
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