Milano capitale europea della finanza
Se vince Milano, vince tutto il Paese. Il capoluogo lombardo punta a raccogliere l’eredità che Londra lascerà dopo la Brexit e prova ad attirare manager e banche in fuga dalle sponde del Tamigi. L’obiettivo è quello di conquistare il ruolo di «Capitale europea della Finanza». La partita si gioca a quattro, contro Francoforte, Parigi e Dublino.
Milano ha i numeri per farcela. E’ un polo internazionale, è in grado di offrire servizi di primaria importanza, nella sanità per esempio ma anche nell’istruzione, con le scuole internazionali.
Avanti insieme, mozione Renzi
1. Il nostro tempo e il compito della politica
La democrazia dovrebbe essere il sistema che, meglio di qualunque altro, permette a una comunità di determinare il corso della propria esistenza.
Ma da alcuni anni, in Europa e nel mondo, è cresciuto il numero dei cittadini che hanno la sensazione di aver perso il controllo sul proprio destino, di essere in balia di forze incontrollabili, che riducono la possibilità di ciascuno di influire sulle circostanze della propria vita.
In alcuni casi si tratta di una preoccupazione di carattere economico.
Ma da alcuni anni, in Europa e nel mondo, è cresciuto il numero dei cittadini che hanno la sensazione di aver perso il controllo sul proprio destino, di essere in balia di forze incontrollabili, che riducono la possibilità di ciascuno di influire sulle circostanze della propria vita.
In alcuni casi si tratta di una preoccupazione di carattere economico.
Sostegno di Associazione Democratici per Milano alla mozione Renzi
Il sostegno dell’Associazione Democratici per Milano alla candidatura di Matteo Renzi a Segretario del Partito Democratico si inserisce bel solco della tradizione dell’Associazione stessa e dell’appartenenza di gran parte dei suoi sostenitori al mondo di Area Democratica.
Le principali motivazioni di questo sostegno, in cui la storia dell’Associazione e le idee contenute nella mozione “AVANTI, INSIEME” si sovrappongono perfettamente, sono le seguenti:
la riscoperta e la valorizzazione della cultura identitaria del Partito Democratico come luogo di incontro di sensibilità e culture diverse ma anche come comunità di donne e uomini pensanti e responsabili;
Congresso come opportunità per il futuro dell’Italia
Il Partito Democratico, nonostante le vicissitudini travagliate delle ultime settimane, è solido. Il peso reale della scissione nessuno l’ha valutato per ciò che è: sono usciti dal PD alcuni esponenti dei gruppi dirigenti ma non c’è una grande una uscita di persone dal partito.
La scissione, inoltre, è stata rappresentata come il fallimento del progetto del PD; si è cercato di accreditare l’idea che, siccome uscivano persone che venivano quasi tutte dalla storia della sinistra, al Partito Democratico sarebbe mancato il contributo della sinistra ma non è così: Maurizio Martina, Andrea Orlando, Piero Fassino sono parte di quella storia.