"Per quali motivi il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha scelto di escludere l'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) dalla delegazione italiana alla CoSP10, alla luce del ruolo strategico che, da sempre, questo riveste nell'ambito della lotta alla corruzione nel nostro Paese?". È quanto chiede con un'interrogazione a risposta urgente il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd."Dall'11 al 15 di dicembre - spiega Mirabelli nell'interrogazione - si terrà ad Atlanta, negli Stati Uniti, la decima edizione della Conferenza Onu che riunisce i 190 Stati firmatari della convenzione contro la corruzione, denominata CoSP10. Si tratta della più grande riunione globale sulla lotta alla corruzione, uno dei fronti caldi sul quale l'Italia si gioca la propria credibilità internazionale, specialmente per quanto riguarda la gestione dei fondi Europei del Pnrr. Lascia perciò perplessi la decisione improvvisa ed irrituale del Governo di escludere l'Anac dalla delegazione italiana, solo l'ultimo di una serie di sgarbi istituzionali con cui il governo dimostra la sua ostilità nei confronti di questo organismo indipendente".

"La scelta di escludere per la prima volta l’Autorità Nazionale Anti Corruzione dalla delegazione italiana alla conferenza ONU sulla corruzione è incomprensibile e ingiustificabile. Il Governo decide di privarsi di una competenza fondamentale sul tema. Evidentemente ANAC paga la propria autonomia e indipendenza e l’aver criticato iniziative del Governo, come il Codice degli appalti. Come nel recente caso del progetto Valditara, la maggioranza non considera debba avere ruolo o cittadinanza chi non è di stretta appartenenza alla stessa. Chiederemo al Ministro con un’interrogazione urgente di spiegare questa assurda decisione". Lo annuncia il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato.

"Siamo profondamente insoddisfatti. Il governo non offre nessuna risposta alla nostra richiesta di certezza sull'esame alla Camera della ratifica del Mes. E' in calendario d'Aula ma non ci sono certezze". Lo denuncia la presidente dei deputati Pd Chiara Braga al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La ratifica del Mes figura nel calendario dei lavori della prossima settimana, ma per l'accavallarsi dei provvedimenti è escluso che allora possa essere esaminata dall'Assemblea.Braga aggiunge, poi, che "il governo non ha dato risposte sulla reiterata richiesta di un'informativa urgente, come chiesto piu' volte, dei ministri Salvini e Crosetto. Il ministro Ciriani, a differenza di quanto aveva garantito Crosetto, ci ha detto che non c'era alcun impegno del governo a riferire" sulle dichiarazioni pronunciate dal titolare della Difesa sulla magistratura.

"La battaglia per il salario minimo non finisce qui. Non finisce nelle mani del Governo Meloni che oggi ha deciso di stare dalla parte di chi sfrutta le lavoratrici e i lavoratori e di abbandonare 3 milioni e mezzo di persone con salari da fame". Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.