12 milioni di euro per i concerti annullati

Stazzema: Orrore assoluto che nessuno può dimenticare

Così il presidente del Parlamento europeo David Sassoli su twitter.
Libano: ora si apra una fase nuova

Dopo le esplosioni al porto di Beirut del 4 agosto scorso e le dimissioni del governo, "deve aprirsi una fase nuova, le grandi famiglie devono cedere il passo a un Libano nuovo, che la comunità internazionale non deve lasciare solo". Piero Fassino, presidente della commissione Esteri della Camera, commenta così le dimissioni del governo del premier Hassan Diab, richieste ancor più a gran voce dai manifestanti in questi giorni segnati dal dolore e dalla rabbia per quanto accaduto. "Il gravissimo incidente al porto di Beirut à avvenuto in un contesto che da molto tempo era assolutamente critico - ricorda Fassino all'Adnkronos - Basta ricordare le tante manifestazioni della società civile libanese che da più di due anni si susseguono, contestando la gestione delle grandi famiglie, delle oligarchie che hanno guidato il Libano" negli ultimi decenni. Adesso, dopo le dimissioni del governo, "si dovrà aprire una fase del tutto nuova, il Libano delle grandi famiglie dovrà cedere il passo a un Libano nuovo ed è importante come si svilupperà il processo di partecipazione democratica", sottolinea Fassino.
La memoria degli eventi più tragici e dolorosi della nostra storia costituisce un richiamo per le coscienze

«Il 12 agosto di 76 anni fa le frazioni di Stazzema divennero teatro dell’oltraggio più disumano: l’eccidio di centinaia e centinaia di civili inermi, soprattutto donne, bambini, anziani, rifugiati. Fu una delle stragi più efferate compiute nel nostro Paese durante l’occupazione nazista per i numeri spaventosi del massacro, per la crudeltà con cui gli uomini delle SS si accanirono sui corpi privi di vita, per lo scempio del rogo nella piazza di Sant’Anna.