"In questi anni Nicola Zingaretti ha guidato il Partito Democratico con spirito unitario e grande responsabilità, affrontando passaggi difficili e controversi. Ha rimesso in piedi una comunità lacerata, ha ricostruito un noi che rischiavamo di avere perso. Per me è stato un onore lavorare insieme a lui e a tanti altri in questo pezzo di strada. Il suo gesto è un gesto politico che merita rispetto e che pone questioni giuste che abbiamo il dovere di affrontare. Adesso tocca a tutti ritrovare le ragioni dell’unità e della responsabilità tra noi e soprattutto per il Paese, abbandonando lo stile distruttivo di questi giorni, rilanciando la nostra azione nel sostengo al Governo e nella nostra iniziativa politica. E chiedendo insieme al nostro Segretario di restare alla guida della nostra comunità". Lo afferma Chiara Braga.

"Nel Pd prevalga il senso di responsabilità e lo spirito unitario necessari per affrontare i problemi dell'Italia e sostenere con le nostre idee il governo. Spero che Zingaretti ci ripensi e che con l'Assemblea Nazionale si riparta tutti insieme con la sua guida".
Lo scrive su twitter viceministro agli Esteri, Marina Sereni.

"Abbiamo sulle spalle non solo il destino del Pd ma una responsabilità più grande nei confronti di un paese in piena pandemia. Il gesto di Zingaretti impone a tutti di accantonare ogni conflittualità interna, ricomponendo una unità vera del partito attorno alla sua guida".
Così Dario Franceschini su twitter.

“Non è possibile continuare a vedere un leader di un partito politico che fa parte del Governo cercare ogni giorno di intestarsi le cose che il Governo fa e che lui pensa piacciano ai cittadini e contemporaneamente cerchi di agitare e cavalcare tutti i problemi che non trovano soluzioni o hanno soluzioni non popolari, come spesso è successo in questo anno. Abbiamo certo dovuto imporre restrizioni e chiusure anche con il nuovo governo ed è evidente che non si può continuare a spiegare, come fa Salvini, che invece bisogna aprire tutto e a criticare il governo di cui si fa parte. Da questo punto di vista penso che Salvini possa diventare un problema anche per il Presidente del Consiglio. Non credo, infatti, che sia utile che il capo della Lega appaia continuamente come quello che definisce le sorti del Governo.