La Legge Zan parla di diritti e libertà, non toglie qualcosa a nessuno
"Ho sentito un dibattito che ha parlato spesso di cose che non c'entrano niente con il ddl Zan. Ho sentito tante cose dette a prescindere dal contenuto. Questa legge ha un obiettivo, tutelare le persone che sono più esposte alle discriminazioni per la loro condizione e per le loro scelte di vita. Il ddl Zan serve a non lasciare sole queste persone, serve a riconoscere che queste persone hanno un diritto pieno di cittadinanza. E' una legge che parla di diritti e di liberta. Questo è il testo approvato alla Camera dei deputati da una larga maggioranza. Una legge che abbiamo sottratto, insieme ad altri gruppi politici, all'ostruzionismo. Non è una colpa, come dice Ostellari, e rivendico il diritto di portare in aula questa legge che sarebbe stata ancora in commissione a subire giochetti per rimandarla. Non prendiamoci in giro. Tre mesi per calendarizzarla, 170 audizioni. Questa legge non la volevano tutti e non so se la vogliono tutti". Così il senatore del Pd Franco Mirabelli nel suo intervento in aula al Senato sul ddl Zan (video).
Legge Zan: modifiche non sostanziali sì ma no a stravolgimenti
“Modifiche non sostanziali si, stravolgimenti no. Questa è al posizione del Pd che vuole approvare una legge di civiltà. Abbiamo vissuto una lunga fase in cui ci sono state forze politiche che hanno cercato di evitare che il testo arrivasse in aula, proponendo centinaia di audizioni e migliaia di emendamenti. Invece ora grazie al nostro impegno e alla nostra determinazione Non è certo la legge Zan che introduce il concetto di identità di genere, contenuto già in sentenze della Corte costituzionale e in atti del ministero della Giustizia. Francamente non mi pare questo il problema. Con Zan nella sua interlocuzione con le forze politiche e noi in aula al Senato valuteremo quali possono essere i temi su cui puo’ essere possibile trovare convergenze per allargare la maggioranza al fine di approvare il testo al più presto. Il punto fondamentale per noi rimane lo stesso: tutelare e non lasciare sole tutte le persone che, per le loro scelte, possono essere discriminate.
Possibile mediazione con i club su San Siro
"Ieri secondo me è andata bene e c'è una possibilità di apertura, di trovare una mediazione. Qui è problema di mediazione tra la comprensibile necessità delle squadre di avere un impianto nuovo e la mia necessità di fare rispettare le regole che ci siamo dati quindi di avere costruzioni sostenibili e nell'ambito delle misure consuete in città. Si tratta di un problema su cui trovare una via di collaborazione e credo che ci rivedremo già in settimana, penso si possa fare. Ovviamente bisogna agire con tutta l'attenzione del caso e essere chiari con i cittadini", ha detto - come riporta Mianews - il sindaco Giuseppe Sala, in merito all'incontro avuto ieri con i vertici di Milan e Inter sull'area dello stadio di San Siro.
La cultura sarà elemento di unione tra Italia e Africa
“Mi piacerebbe che, oltre al programma Erasmus, fosse varato un programma nazionale per studenti tra l’Italia e l’Africa, per aiutare lo scambio delle conoscenze: l’unico strumento che può aiutare a superare le diffidenze, aiutare a trovare obiettivi comuni, vivere i problemi dell’altro Paese come fossero i propri. Questa prospettiva è stata al centro dei lavori del G20 cultura, che s’è tenuto lo scorso luglio a Roma, che ha prodotto un documento condiviso e sottoscritto da tutti i Paesi partecipanti”. Lo ha detto il Ministro della Cultura Dario Franceschini nel corso del suo intervento al summit Ue-Africa per le piccole e medie imprese, organizzato da Confapi e da Cea-pme, la Confederazione europea delle Pmi, che ha preso il via a Roma alla Galleria Nazionale di arte moderna e contemporanea.