La sentenza della Consulta di ieri che ha dichiarato l’illegittimità di alcune norme di riordino degli enti locali, e che in sostanza ha annullato quanto previsto dal decreto Salva-Italia e dal decreto della spending review della scorsa legislatura circa l’abolizione o l’accorpamento delle province, richiede un intervento urgente del Parlamento. Per questo, a nome del Partito democratico, ho chiesto che la commissione Affari Costituzionali della Camera approfondisca le conseguenze della sentenza e audisca nel prossimi giorni

Articolo pubblicato su L'Unità.
Tra pochi mesi inizieremo la nostra discussione congressuale. Un appuntamento importante non solo per il PD o il centrosinistra ma per tutto il Paese.

Il risultato elettorale ci ha detto, in sintesi, che il progetto di un grande partito riformista non è riuscito a raccogliere quel consenso maggioritario per cui abbiamo lavorato. Non abbiamo conquistato il consenso di tanti italiani che chiedono alla politica di cambiare, chiedono riforme e partecipazione reale.

Carlo Borghetti, Consigliere Regionale del Partito Democratico della Lombardia, sabato 6 Luglio ha illustrato la necessità di incentrare il prossimo congresso del PD sul confronto tra le idee.

Borghetti, intervenuto al convegno organizzato a Milano dall'Associazione Democratici per Milano "Governare oltre la crisi", ha sottolineato la necessità di discutere delle risposte ai problemi del Paese, piuttosto che perdere energie sul totonomine per i candidati a segretario PD.

Siamo entrati nel mese di luglio e il Congresso del nostro partito si avvicina. Sulle pagine dei giornali naturalmente prevalgono le polemiche sulle regole e le candidature più che il profilo programmatico e culturale che il Pd si vuole dare. Se la discussione rimanesse a questo livello, il Congresso risulterebbe un’occasione persa. E’evidente che le regole sono importanti e ci devono essere, e noi le vogliamo chiare, di buon senso, condivise, non un terreno di scontro ma base comune per consentire che il confronto sia sul merito.