Print

La Democrazia deve decidere

Written by Walter Veltroni.

Walter VeltroniLettera di Walter Veltroni a La Repubblica.

Caro Direttore, sono di nuovo in causa, in questa cupa estate del 2014, le grandi questioni che hanno deciso, nella storia, il destino dell'umanità.
Si tratta, in definitiva, della coesistenza di parole che possono facilmente separarsi, generando conflitti devastanti. Le parole sono: identità e dialogo, democrazia e decisione. Quando gli elementi di queste coppie si sono resi conflittuali il mondo ha generato il peggio di sé: le guerre, le dittature.
Chi può evitare che questa frattura, molto più semplice della ricomposizione, si produca? La politica, solo la politica. La tanto vituperata politica alla quale si preferirebbe oggi, da parte dei cultori del conflitto come fine, sostituire una indistinta e irregolata dimensione assembleare del decidere, tutto piegando alle pulsioni della emotività, secondo lo schema perfettamente descritto da Zagrebelsky nel suo magistrale "Il crucifige e la democrazia". Di politica, grande e coraggiosa, libera e progettuale, il mondo ha bisogno, nel suo momento più drammatico dal 1945.

Print

La Ue cambierà

Written by Pier Paolo Baretta.

Pier Paolo BarettaIntervista a Pierpaolo Baretta di Eugenio Fatigante - Avvenire.

Pierpaolo Baretta, sottosegretario al Tesoro, in questo agosto sembra che il mondo economico abbia rimesso nel mirino l'Italia. È così?
«Per una certa "lettura" giornalistica, sì. Ma più che l`Italia è tutto il quadro internazionale molto in evoluzione. Per questo è stata felice l`intuizione di Renzi di aver posto la questione europea al centro del dibattito».
La Ue, Bruxelles: ma ci sono davvero cambiamenti in vista?
«Vedrete che da ottobre, quando passeremo alla nuova Commissione, il quadro cambierà. La vera novità è che le condizioni non positive dell`economia europea creano condizioni meno stringenti per dibattere un aggiornamento delle regole che guardi a un profilo più espansivo delle politiche economiche. Il prok blema non è più solo l'Italia. La Francia è già uscita allo scoperto, ma potrebbe aprirsi una discussione anche nella stessa Germania. E poi c`è la deflazione a pesare».

Print

Sì allo scambio privatizzazioni-concessioni

Written by Piero Fassino.

Piero FassinoIntervista pubblicata su Il Sole 24 Ore (file PDF).

La possibilità di uno scambio tra concessioni e quotazione o privatizzazione per ridurre le partecipate? “Questa proposta l’abbiamo avanzata noi. Siamo favorevoli a un allungamento delle concessioni finalizzato ai processi di privatizzazione o di aggregazione”. Così il presidente dell’Anci Piero Fassino, intervistato dal Sole 24 Ore, parla del confronto con il governo sulla proposta di ridurre il numero delle aziende partecipate dagli enti locali.
“Serve un approccio negoziale – dice il sindaco di Torino – Così come non funziona dire ‘vendete entro quella data’, non funziona dire ‘fondetevi a tutti i costi’. Vanno negoziate ad esempio le condizioni per il prolungamento delle concessioni e l’elaborazione dei piani di investimento”. “Le concessioni possono diventare uno strumento per facilitare l’apporto dei capitali privati”.

Print

Ripensare la politica economica europea

Written by Patrizia Toia.

Patrizia Toia Non sono Berlino o Parigi che decidono, ma dobbiamo tutti decidere cosa vogliamo fare insieme di fronte a questa situazione. Se l'Europa non cresce nel suo complesso è un danno per tutti i paesi, non si tratta allora di riesumare vecchie "cordate" tra Paesi del Nord contro Paesi del Sud o di rispolverare atteggiamenti ostili verso la Germania. Non si tratta neppure di chiedere eccezioni o di pretendere deroghe, ma di costruire insieme nuove regole e, nel frattempo, di usare nuove e più intelligenti applicazioni, come la flessibilità, di quelle esistenti. Ripensare la politica economica europea non significa mettere a rischio la stabilità finanziaria dell'Europa, significa prendere atto di ciò che non ha funzionato e introdurre i cambiamenti necessari, a partire dal Piano per la crescita e l'occupazione di 300 miliardi che Juncker ha promesso.