Non torno al Pd delle correnti
Il suo ufficio: «Eccolo, spesso mi tocca passarci le giornate». La stanza dove dorme, metà studio-salotto e metà camera da letto: «Non sbirciate, c’è disordine...». La mitica Sala Verde, quella dei mega-incontri (ormai storia passata...) con sindacati e parti sociali: «Bella, no?». E poi la stanza nella quale c’è il telefono bianco sul quale è solito chiamarlo Barack Obama. È ora di pranzo e Matteo Renzi passeggia sotto i soffitti a volta del terzo piano di Palazzo Chigi accompagnando in una sorta di «visita guidata» Maurizio Molinari, direttore de «La Stampa». Appare in buona forma, nonostante tutto. Fa sport e nuota ogni mattina. E anche l’umore non è male, nonostante tutto.
Apriamo una riflessione sull'Italicum
"Penso che un ragionamento potrebbe aprirsi sulla legge elettorale", "penso che verrà fatta una riflessione". In ogni caso "sarà Renzi a decidere se affrontare questo tema". Lo ha detto Emanuele Fiano, Pd, intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai3. "Premesso che nelle periferie romane se modifichiamo o meno l'Italicum la vita dei cittadini non cambia, sulla legge elettorale va fatta una riflessione - ha spiegato Fiano - noi abbiamo pensato l'Italicum in un momento diverso. Credo che Renzi farà una riflessione seria e aperta su tutto questo a partire da domani durante la direzione nazionale del Pd".
Necessario cambiare politiche
"Cambiare politiche, non solo politici. Se non cambiano le politiche, il politico cambiato si logora anche in due anni". Quasi uno scioglilingua, ma condito con un sorriso ammiccante. Dal suo ufficio di Bologna Romano Prodi, padre fondatore del Pd in ritiro politico, osserva le elezioni di domenica, le maggiori città del paese governate da partiti che non esistevano fino a pochi anni fa, e manda un messaggio a Palazzo Chigi.
Indebolimento dei servizi territoriali
Nelle nuove Asst della Città Metropolitana i nodi di una riforma regionale incompiuta vengono tutti al pettine.
E’ quanto è emerso in Commissione sanità dalle due audizioni, con la Asst Melegnano-Martesana e la Asst Rhodense, sollecitate dal Pd.
Scopo dell’incontro fare il punto, a quasi un anno dalla riforma voluta da Maroni, dell’attuazione dell’evoluzione del sistema sociosanitario nell’area della Città Metropolitana.
Per la Martesana resta il problema irrisolto della mancanza di personale, soprattutto infermieristico, in un presidio ad alta percentuale di lavoro interinale.
E’ quanto è emerso in Commissione sanità dalle due audizioni, con la Asst Melegnano-Martesana e la Asst Rhodense, sollecitate dal Pd.
Scopo dell’incontro fare il punto, a quasi un anno dalla riforma voluta da Maroni, dell’attuazione dell’evoluzione del sistema sociosanitario nell’area della Città Metropolitana.
Per la Martesana resta il problema irrisolto della mancanza di personale, soprattutto infermieristico, in un presidio ad alta percentuale di lavoro interinale.