Necessarie più risorse per la prevenzione
E’ un voto di astensione quello del Pd al Piano regionale di prevenzione 2014-2018 seguito da una raccomandazione: che l’investimento economico di Regione Lombardia sulla prevenzione raggiunga almeno quella percentuale del 5% che è dettata anche dalle linee guida nazionali ed è stato inserito anche negli obiettivi della legge di riforma, così come voluto dal Pd, e che sino ad oggi è stato disatteso. Serve uno sforzo in più. Il sistema della prevenzione, più degli altri comparti del sistema socio sanitario regionale, risentirà di una riorganizzazione che non ci ha visti concordi sin da principio: il fatto che se ne occupino sia le ATS che le ASST è un limite, non una risorsa e continuerà a generare sovrapposizioni di competenze.
La regolamentazione del settore dei giochi
Intervento svolto all'incontro con gli studenti dell’IIS Montale di Cinisello Balsamo.
Il tema è molto complesso. Provo a fare un quadro delle normative e di come funziona il rapporto tra lo Stato e il gioco con premi in denaro, unitamente a ciò che si sta facendo in Parlamento.
Tutte le forze politiche e tutte le istituzioni, infatti, si sono accorte che su questo tema è necessario produrre molti cambiamenti perché la situazione attuale non è più sostenibile visto l’aumento delle persone che rischiano di rovinarsi a causa del gioco e, di fronte a questo, lo Stato non può rimanere a guardare.
Farmaci per l'Epatite C
Intervento in Senato in discussione della mozione 1-00781, presentata a prima firma, riguardante i farmaci per l’Epatite C.
I dati sono stati illustrati dalle precedenti mozioni, quindi non mi diffondo su questo. Vorrei partire da alcuni elementi positivi. Presto o tardi, comunque l'AIFA ha finalmente definito i criteri di trattamento per la terapia dell'epatite C cronica. Il lavoro è stato svolto in collaborazione con il Ministero della salute, le società scientifiche e le associazioni dei pazienti; vorrei sottolineare questa forma di alleanza terapeutica, che è una delle strade per il futuro.
Gli affari del Signor Putin
Il Presidente russo Vladimir Putin conta molti ammiratori in Europa, che grossomodo possono essere suddivisi in due categorie.
La prima è quella, per così dire, di sinistra, che è composta soprattutto da ex o neo comunisti che per riflesso condizionato odiano gli Stati Uniti e l’Occidente e vedono nell’antico ufficiale del KGB colui che rivendica l’onore dell’Unione Sovietica, anche se non esiste più, dopo la confusione della perestrojka di Gorbaciov e la decadenza degli anni di Eltsin.